La maledizione della Luna Nera di Karen Marie Moning
Creato il 26 agosto 2012 da Pupottina
Quando finisce una trilogia resta sempre qualcosa. Libro dopo libro ci si affeziona ai personaggi, alle loro vicende, ma soprattutto ai loro pensieri, qualora questi siano simili ai nostri. Con la scrittura di Karen Marie Moning, questo processo di immedesimazione della lettrice con la protagonista, MacKayla Lane (o O’Connor) è maggiore e più intenso. Forse per la narrazione in prima persona. Forse per il modo in cui la Moning decide di narrare gli avvenimenti, dando priorità a volte ai suoi pensieri, in altre alle sue azioni. Capitolo dopo capitolo, i meccanismi della suspense e i colpi di scena tengono vivo l’interesse in un crescendo di azione.Questa trilogia fantasy, dopo i primi due romanzi (Il segreto del libro proibito e Il mistero del talismano perduto), termina splendidamente. È una trilogia emozionante, coinvolgente, sensuale, misteriosa, stilisticamente interessante per le scelte narrative.E soprattutto non è ancora finita …VOTO 9,5
***AVVISO SPOILER***Come Urban Fantasy, sicuramente, la serie Fever, di cui anche questo libro fa parte, è tra le più originali e ricche di spunti. Al di là dello stile piacevole, è molto di più l’effetto che resta a lettura ultimata. Restano le sensazioni dell’aver vissuto, insieme ai protagonisti, un’avventura intrigantemente sexy, pericolosa, misteriosa. Avvincente anche grazie alle antiche leggende celtiche e irlandesi Dublino, ambientazione principale dei tre romanzi, è eccezionale e dark come scelta spaziale. Il tempo attualissimo è allo stesso tempo denso di antichità, dai libri antichi ai gingilli d’antiquariato. Un romanzo fatto: di azione, ma anche di oggetti, magici, misteriosi o fatati, di mostri orrendi e a volte sensuali, di imprevisti e colpi di scena. Difficile è sintetizzare gli eventi senza banalizzarli con un riassunto.Assurdo sarebbe svelare gli innumerevoli misteri che portano Mac a voler fare di tutto pur di poter riavere accanto sua sorella.Rispetto ai due libri precedenti, questo romanzo ha meno azione, meno avventure, meno spostamenti, ma tutto è a vantaggio delle scoperte. Finalmente, molti misteri o punti lasciati in sospeso nei precedenti due romanzi trovano la soluzione o vengono rivelati. Viene approfondito anche il Sinsar Dubh: finalmente si fa luce su di lui ed è un’autentica malvagia rivelazione. Si arriva ad intuire perché tutti danno la caccia a quel libro. Inoltre, vengono approfondite le storie dei Seelie e degli Unseelie e l’origine della loro rivalità, oltre che della loro natura. E non mancano le delucidazioni sul malvagio Signore Domine e quelle sull’affascinante principe V’lane. Mac, avendo scoperto uno dei misteriosi segreti di Gerico Barrons, decide di stringere alleanze con altri personaggi (il poliziotto Jayne, le veggenti Sidhe, una famiglia di Druidi e l’intrigante Christian).
Quando l’Oscurità si impadronisce della città, di Mac e della nostra immaginazione, e proprio lì che arriva il bello. Noi non possiamo fare altro che rimanere atterriti per il destino dei protagonisti e non ci resta altro da fare che aspettare il prossimo capitolo. Il finale del terzo episodio è imprevisto, perfetto per una serie complessa, ma ben orchestrata come questa.
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