Giovanni Scaglione, il proprietario, ci racconta che il loro vino viene da sempre prodotto con l'antico sistema della "madre del vino", e ci mostra la piccola cantina in pietra che risale al 1700, dove ascoltiamo la madre del vino che sfrizzola allegramente dentro una botte. Ci mostra anche i suoi "trattori", due bei cavalloni di montagna, il maschio narcisista che scaccia la femmina quando si accorge che sto per fotografarli.
Questo terreno non contaminato da diserbanti è l'habitat ideale di una specie vegetale la cui presenza è un indicatore di assenza di inquinamento: l'orchidea. Un giorno un gruppo di volontari del WWF che stavano osservando le orchidee della zona si sono accorti che sul terreno dell'azienda agricola ne crescevano ben 21 specie, e così nel 2007 hanno proposto a Giovanni di trasformare il Forteto della Luja in un'oasi affiliata al WWF. Se la visitate in maggio potrete vedere la fioritura delle orchidee, e anche una grande quantità di farfalle (in maggio c'è la Festa delle orchidee spontanee, e in luglio la Festa delle farfalle, con musica dal vivo). E se la visitate in qualsiasi momento potrete degustare il vino, che è squisito: la specialità è il Loazzolo, un passito di moscato vendemmia tardiva molto raro, ma noi abbiamo comprato anche un'ottima barbera.
Cavallo Narciso in posa
Cavallo Narciso al lavoro