Se non fosse per la scorta sembrerebbe la cronaca di un tranquillo pensionato, ma non è così. Giusto qualche ora prima questo signore ha tagliato le pensioni di qualche milione di poveri cristi. E' l'ordinaria banalità della politica in tempi di democrazia, in cui la prossimità fisica e la complicità di eletti ed elettori ritorna rapidamente alla estraneità tra amministratori ed amministrati. I primi a votare compatti una manovra iniqua giustificando i sacrifici degli altri con l'emergenza nazionale e la gravità del momento. Una specie di ritorno alla campagna del “oro per la patria”, che poi, quell'oro, è finito negli Stati Uniti ed in Argentina.Cosa resterà? la ritrovata Unità Nazionale o solo gli effetti di una manovra finalizzata a dire al mondo che questo paese in coma ha ancora la possibilità di dare qualche segno di vitalità? Ma il mondo della finanza non ci casca.L'opposizione che fa? Troppo distratta da Ruby, tanto da sperare che la stessa Ruby mandasse a casa il governo, è arrivata, come sempre tardi e male, e, non sapendo cosa dire, ritira gli emendamenti ed accetta tutto sotto il pretesto dell'emergenza nazionale.
Ma torniamo alla storia del nostro “pensionato” che, secondo il Corriere della Sera “durante tutta la giornata ha avuto una fastidiosa cefalea”, e che da questa sia uscito con quattro passi in giardino (sotto scorta). Può capitare anche a noi, la cefalea è veramente democratica e di quella del premier possiamo anche scriverne. Benito se la smaltiva in privato e comunque mai sarebbe scivolato in bagno.






