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La manovra strappamutande

Creato il 15 luglio 2011 da Laperonza

 

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Ebbene sì. Finalmente il governo ammette di avere la situazione fuori controllo, ammette che fino ad ora ci ha preso tranquillamente per i fondelli con la favola del “va tutto bene” e che siamo sull’orlo del precipizio emuli della Grecia. Lo fa con la faccia tosta di chi sa benissimo quale sia l’indole dei propri “sudditi” (perché è che così che ci trattano, non da cittadini).

In effetti l’Italiano non si indigna, è un dato di fatto. Se fosse capace di indignazione, se fosse capace di un ragionamento politico non dico complesso ma semplice e lineare non ci sarebbero stati tanti anni do governo Berlusconi. Questi scellerati che ci hanno portato ad un passo dalla sciagura sarebbero a far altro da un pezzo. E invece sono loro stessi a dover porre rimedio alla propria inettitudine. Quali speranze abbiamo di salvarci?

Non che la prospettiva di un governo “tecnico” o delle larghe intese possa essere di molto migliore se nello stesso dovessero confluire gli stessi squallidi personaggi che siedono ai posti di potere di questo disgraziatissimo governo. E, francamente, nemmeno nelle file dell’opposizione si vede tutta quest’abbondanza di menti eccelse. Ma un cambiamento ci vuole. Almeno per senso di giustizia.

Un governo normale di un paese normale di fronte ad una disfatta di questo tipo non esiterebbe un istante di fronte alla necessità di dimettersi. Ma questi nicchiano, danno la colpa al disfattismo della sinistra e confidano nel dabbenismo e nel menefreghismo degli Italiani.

Nel contempo varano una manovra che non avrebbe dovuto “mettere le mani in tasca agli Italiani”. E in effetti non lo fa: strappa direttamente via tutti i pantaloni.

Luca Craia


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