Si sa Napoli e’ piena di parcheggiatori abusivi. Quante volte abbiamo discusso tra amici e colleghi su come affrontare questa piaga, c’e’ chi parcheggia a km pur di non dare questa “mancia” al parcehggiatore di turno, chi parcheggia e basta, sperando in nessuna ritorsione verso la macchina, insomma i comportamenti sono i piu’ svariati.
La cosa interessante e’ questa mappa, che potete trovare a questo indirizzo.
In questa mappa il “dottore del computer” si e’ divertito a mappare tutti i parcehggi abusivi di Napoli, con tanto di disponibilita’ posti e insistenza nella richiesta della tangente. Ulteriori segnalazioni possono essere fatte mandando una mail all’indirizzo [email protected].
La mappa e’ dettagliata, ma credo che ognuno di noi, napoletano, sappia perfettamente dove siano situati questi esseri, questi parassiti della civilta’.
La aree piu’ redditizie ovviamente sono gli Ospedali, le Universita’, ma anche bar e ristoranti godono del proprio servizio di parcehggiatore abusivo privato. Ovvio che ci siano diversi clan camorristici dietro questa spartizione di zone, ma e’ davvero demoralizzante vivere in questo modo.
La cosa divertente e’ che spesso vengono a chiedere soldi anche sulle aree delimitate dalle strisce blu, e c’e’ chi paga il grattino e la “cosa a piacere” per non vedersi deturpata l’auto.
La speranza e’ che questa mappa sia visitata tanto dai cittadini quanto dalle autorita’ affinche’ possa aumentare (come in verita’ pare stia accadendo) la lotta contro questa reale piaga napoletana.
Divertente i commenti che sono sul sito de Il mattino in merito all’articolo, anche in questo caso viene fuori la vera anima napoletana. C’e’ chi e’ contanto del servizio offerto, trovando sempre il posto libero, perche’ ha una specie di abbonamento, chi se la prende con i vigili collusi (e sicuramente una parte lo e’), chi li difende se sono su aree non riservate al parcheggio, come se appunto li si potesse parcheggiare. Capisco sempre di piu’ che e’ il senso civico che manca, il senso del bene comune, il fatto di non ledere il prossimo con la mi azione, ce ne e’ di strada da fare.
Massi