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La mappa dei ricordi perduti

Creato il 23 ottobre 2013 da Libereditor

In fondo all’appartamento, una serie di imposte si apriva su un balcone affacciato sui tetti incurvati di Shanghai. Al di là dei bassi edifici, allo sbocco di una strada tortuosa, il fiume Huangpu sciabordava contro le banchine. Una greve umidità vellutata premeva sullo scuro nastro d’acqua, e quella tensione incessante provocava una debole brezza, il cui soffio mandava a salire nell’aria densa della notte effluvi di gelsomino e di liquami, di carbone e alghe decomposte.
All’interno, nel piccolo salotto, si affollava una decina di giornalisti e rivoluzionari accalorati. insieme al consueto assortimento di eccentrici che si riunivano alle feste di Shanghai nel 1925: una cantante lirica persiana, una baronessa russa sfuggita alla rivoluzione bolscevica e un contrabbandiere d’armi di nazionalità incerta. C’era un prete con gli occhi accesi dalla cocaina ordinata sul menu del servizio in camera all’Astor House, e Irene Blum riconobbe il fascista italiano che la sera prima aveva visto pavoneggiarsi al Del Monte con una tigre imbrigliata da un guinzaglio di cuoio. Ai residenti di Shanghai non occorreva mai nessuna scusa per ritrovarsi, ma in quell’occasione avevano un pretesto: il ritorno di Roger e Simone Merlin dalla Francia, dove la coppia si era recata per raccogliere fondi destinati al Partito comunista cinese.

La mappa dei ricordi perdutiRaramente si trova un libro che unisce dell’avventura intrisa di azione a prosa di ottima fattura. Il romanzo di Kim Fay (il suo è un esordio davvero brillante) riesce a mettere assieme la bellezza e la complessità di una Marguerite Duras (vedi L’amante) con l’inquietudine andrenalinica di un Indiana Jones e il tempio maledetto.
Il risultato è mozzafiato. Una sorprendente caccia al tesoro ricca fino all’orlo di mistero e suspense, ma soprattutto un viaggio introspettivo alla scoperta della Cina e dell’Indocina (nel periodo di transizione, a metà degli anni ’20, dal colonialismo agli inizi del comunismo) e uno straordinario cammino nei recessi più oscuri della mente e del cuore umano.

Kim Fay, La mappa dei ricordi perduti, traduzione di Federica Oddera,  I narratori delle tavole, Neri Pozza, 2013.


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