Dopo tanto polemizzare sull'operato recente della Bonelli, sono ben lieto di segnalare un buon numero di Martin Mystère, che riporta il nostro detective dell'impossibile ai fasti del passato. Non sarà certo una rondine che fa primavera, ma è stato bello leggere qualcosa di godibile e una storia ben orchestrata. Parlo del numero attualmente in edicola, La marea grigia, che miscela argomenti non originalissimi, ma sempre suggestivi: Venezia, i ratti, la peste, i vampiri...
Consigliato!
- - -
La marea grigia
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Paolo Ongaro
Copertina: Giancarlo Alessandrini
Venezia, anno 1630. La città è sconvolta dall’epidemia di peste, e migliaia di vittime vengono portate ad attendere una morte quasi sicura sull’isola del Lazzaretto. Di nuovo a Venezia, anno 2011. Nel corso di uno scavo al Lazzaretto, un archeologo rinviene uno scheletro che stringe tra le mani uno scrigno. Tutti attorno a lui giacciono i resti perfettamente conservati di un esercito di ratti. Quando lo studioso muore in circostanze drammatiche, un suo allievo chiede aiuto a Martin Mystère perché lo liberi da un incubo che ormai angoscia ogni istante della sua esistenza: l’impressione - anzi, la certezza - di essere osservato passo dopo passo da centinaia di piccoli occhi infinitamente malvagi.