Magazine Cultura

La meccanica del cuore, Mathias Malzieu

Creato il 17 luglio 2014 da Aarietano

La_meccanica_del_cuoreTitolo: La meccanica del cuore
Autore: Mathias Malzieu
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica
Genere: romanzo
Formato: brossura
ISBN: 978-8807881626
Anno: 2013
Pagine: 147
Acquistalo su Amazon

È la notte più fredda del mondo a Edimburgo, nel 1874, quando il piccolo Jack nasce con un cuore difettoso. Ad accoglierlo quando viene alla luce è la levatrice Madeleine, che nella sua casetta in cima alla collina fa nascere i bambini che nessuno vuole. Madeleine, considerata dai più una strega, salva la vita al neonato applicandogli un orologio a cucù nel petto, così da favorire l’attività cardiaca. Sarà lei ad allevare Jack, che nessuno vorrà adottare a causa del suo difetto; avrà cura di lui e del suo debole cuore, ammonendolo a più riprese sugli effetti nefasti che l’amore e le forti emozioni avrebbero su di esso.

Ma si può vivere tutta una vita senza conoscere l’amore? Anche per Jack giunge il momento di fare i conti con questo sentimento, incarnato per lui da una piccola cantante andalusa, Miss Acacia. Pazzo di lei, il ragazzo finirà per seguirla fino in Spagna, accompagnato dal buon amico Méliès, incontrato durante una tappa a Parigi. Nulla può fermare l’amore di Jack, men che meno il timore che i tormenti amorosi potrebbero finire per ucciderlo.

La cosa che mi ha colpita maggiormente in questo romanzo, oltre alla trama surreale e alla trovata geniale di una protesi cardiaca costituita da un orologio a cucù, è la poesia con cui Mathias Malzieu dà voce ai sentimenti, ai personaggi, agli avvenimenti. Sin dalle prime pagine si rimane estasiati di fronte alla descrizione della fatidica notte di ghiaccio durante la quale nasce il piccolo Jack:

“Una dopo l’altra le fontane si trasformano in composizioni di ghiaccio. Il vecchio fiume, in genere molto serio nel suo ruolo di fiume, si è mascherato da lago di zucchero a velo che si estende fino al mare. Il frastuono della risacca echeggia come vetri rotti. La brina produce meraviglie ricoprendo di paillettes il corpo dei gatti. Gli alberi somigliano a grandi fate in camicia da notte, che distendono le braccia, sbadigliano alla luna e guardano le carrozze slittare su una pista di pattinaggio lastricata. È talmente freddo che gli uccelli si congelano in volo prima di schiantarsi al suolo. Cadendo fanno un rumore incredibilmente dolce per essere un rumore di morte.” (pag. 11)

L’autore ha uno stile piacevole, strano e surreale, questo sì, ma poetico e certamente accattivante. Riesce a stregare il lettore avvincendolo con le parole, sapientemente inanellate a creare frasi che sono veri gioielli. Quanto alla trama è sicuramente particolare, per metà impossibile, a cominciare dall’idea che un orologio possa servire da pace-maker, ma se la si accetta come una fiaba si può prendere tutto per buono.

Non ci si mette molto a capire che tutto sommato il cuore di Jack rappresenta un po’ il cuore di ognuno di noi. Il cuore è un organo delicato, da maneggiare con cura, capace di far male fisicamente di fronte a un dolore emotivo o a una pena d’amore. Il protagonista del romanzo corre il rischio di far saltare gli ingranaggi dell’orologio che lo tiene in vita per concedersi di vivere l’amore, molte persone preferiscono evitare le emozioni troppo forti per non avvertire il peso in mezzo al petto, lo strazio a ogni battito per uno sguardo non ricambiato, lo struggimento di un sentimento troppo grande per essere contenuto da un organo così piccolo e fragile. Non Jack, lui no: lui arriva fino a Granada per inseguire il sogno di un bacio.

Sì, “La meccanica del cuore” è una storia struggente, a tratti anche malinconica. Non si può dire che sia serena, non è nemmeno particolarmente allegra, non è sempre semplice, e non perché la narrazione sia pesante, piuttosto per i contenuti. È una fiaba, come dicevo, una fiaba moderna e surreale, parla per immagini che sta al lettore cogliere, interpretare e interiorizzare.

Un buon libro che certamente val la pena leggere, ma solo dopo aver messo da parte ogni forma di pregiudizio ed essersi preparati all’irreale. La razionalità non è un tratto distintivo dell’opera di Malzieu. È un romanzo delicato, questo sì, e certo tocca il cuore.

Con un sorriso
Antonella Arietano

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines