Essa rappresenta una testimonianza, giunta fino a noi ben conservata, delle civiltà dei primi secoli che hanno popolato il nord-Africa e rappresenta un prezioso esempio di urbanistica arabo-islamica. Oggi la medina si presenta come i classici quartieri delle città del maghreb; un intreccio di stradine e mercati (souks), di piccoli luoghi e di angoli che miscelano l'antico con il nuovo. Vi sono poi significativi monumenti, tra tutti il grande Ribat, una fortezza del VIII secolo che fu costruita per osservare (e difendere) il mare. La fortezza è stata completamente restaurata nel 1968. Vi è poi la Grande Moschea, costruita da Abou El Abbas Mohammed nell'850 e giunta anch'essa fino ad oggi in ottimo stato di conservazione. Interessante è anche il faro cittadino, alto 30 metri e costruito nell'859 e che rappresenta un ottimo punto di osservazione sull'intera città e, naturalmente, verso il mare.
Nel nord-Africa si trovano quasi tutte le medine ancora esistenti (altre, in Spagna come in Sicilia sono state distrutte o modificate), tutte salvaguardate dall'UNESCO. In Marocco, in Tunisia, in Libia, in Algeria, con alcune eccesioni come Dakar, Smirne o Istanbul. Esse rappresentano un patrimonio, storico e culturale, di indubbio valore, capaci come sono di farci conoscere e capire le dinamiche di vita di un passato che a volte sembra sfuggirci di mano.
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