Un mese fa è morto Steve Jobs, meglioconosciuto da tutti come Mr Apple, ed a poche ore dalla sua morte si èscatenato il tan tan di cordiglio su internet e su tutti i Social Network. Conil crescere di quest’onda d’addolorati è nata anche una corrente secondaria,che potremmo definire indignati che si sono lamentati per la mobilitazione per la morte del SignorJobs in rapporto ad altre morti più o meno illustri.
Ho assistito e partecipato ad alcunediscussioni molto interessanti su fb e sono arrivato ad unasemplicissima conclusione. I pecoroni erano presenti in entrambi glischieramenti.
Io sono stato uno dei primi a stupirsiper questa fiumana d’epitaffi on-line, ma, quello che mi ha colpitomaggiormente è stato lo stravolgimento delle situazioni a causa del buonismoposticcio che regna nella società moderna. Ho letto una miriade di commenti chehanno classificato Mr Apple come un grand uomo, un illuminato, un novelloGandhi o Martin Luther King, beh a questo non ci sto.
Capisco ricordare Mr Jobs, sopratutto perché,come hanno detto in molti, è stato l’ultimo “vero” inventore del nostro secolo; capisco il ricordo dei funs, ma mi sembra che si sia andati troppo oltre. SteveJobs è sicuramente stato un grande inventore ed un gran venditore, ma non sideve dimenticare che è stato uno degli imprenditori più spietati del nostrosecolo. Non si devono dimenticare le accuse che gli sono state mosse dagliorgani internazionali per lo sfruttamento del lavoro e per la distruzioneambientale. Non venitemi ha dire che ha fatto anche molta beneficenza, perché quello era semplicemente marketing per ripulire il proprio marchio dallenefandezze compiute per costruire i vostri e nostri gingilli elettronici.
Il fatto che nessuno ricordi queste cose è lapalese dimostrazione che Mr Apple prima di essere un grandissimo inventore èstato un grandissimo venditore che è riuscito a trasformare un marchio ed unprodotto in uno stile di vita, ma cosa ancora più importante, oltre a vendere isuoi prodotti è riuscito a vendere il suo personaggio costruito ad arte e fattodi frasi ovvie ma d’impatto.
Sia ben chiaro, la mia non è un’accusa nei suoiconfronti, lui si è limitato a fare il suo lavoro e l’ha fatto anche moltobene, facendo profitti a palate e rivoluzionando il mondo dell’informaticaprima e della telefonia poi. La mia accusa è rivolta a tutti coloro che non lohanno ricordato come un grande inventore, ma come un grande uomo, come unapersona che in realtà non è mai stato. E suvvia, siamo onesti la definizione digrande uomo è assolutamente oggettiva.
La mia critica va a tutti quei pecoroni chevivendo in una società fondata sull'apparire e sulla massa si sono uniti alcordoglio senza neanche sapere il perché ma per il solo gusto di partecipare edi dire io c’ero, per il solo gusto di omologarsi ed aggregarsi con la solaragione di fare il perbenista. Ovviamente anche la “fazione opposta” pullulavadi soggetti che trincerandosi dietro un finto solidarismo si sono inerpicatisulla finta pianta dell’indignazione rivendicando maggiore giustizia sociale,senza poi vedere le loro bacheche riempirsi di commemorazioni per i morti inTurchia, per l’alluvione, ecc…
La conclusione del mio discorso è semplice, SteveJobs era un grande inventore, ma non un grande uomo, come Henry Ford harivoluzionato il modo di fare le auto ma era un razzista sfruttatore e comeSigmund Freud è stato il padre della psicologia moderna ma era anchenotoriamente un maniaco.
Mi spiace ricordarlo, ma i grandi uomini sonoaltri, e siccome non hanno avuto la possibilità di vendere la propria immaginenon vengono quasi mai ricordati come si deve.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Terms and Conditions May Apply e la sorveglianza di massa
di Felice Monda. “Terms and Conditions May Apply” è un documentario di Cullen Hoback dove si mostra come le aziende, il governo e le multinazionali utilizzano l... Leggere il seguito
Il 23 maggio 2015 da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
C’è bisogno di eroi
Chi sono gli eroi nazionali italiani? Una domanda da un milione di dollari. Questa domanda mi tormenta da un po’, mi inquieta, mi rattrista anche. Leggere il seguito
Il 01 maggio 2015 da Golemino
DIARIO PERSONALE, SOCIETÀ -
La Ripresa (feudale) va sempre più da Dio... La disoccupazione risale al 13%.
Mentre tutti sono iper-concentrati sull'Italicum ovvero sulla legge elettorale... cioè su qualcosa che dovrebbe già esserci e funzionare da almeno 50 anni...... Leggere il seguito
Il 30 aprile 2015 da Beatotrader
ECONOMIA, SOCIETÀ -
“IN LAK’ ECH, Io Sono un altro Te Stesso”
Riceviamo e pubblichiamo alcune interessanti riflessioni di Rosanna Mineo. A conclusione della lettera la signora Rosanna Mineo ha citato uno dei messaggi di... Leggere il seguito
Il 11 aprile 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Phono Sapiens e il Pianeta degli Smartphone
L’alba del pianeta degli Smartphone emise i primi raggi nel gennaio del 2007 quando il profeta Steve Jobs e”capitano” di Apple disse ai suoi Apostoli brandendo... Leggere il seguito
Il 10 aprile 2015 da Gianluca Pocceschi
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Selma, l’America e le contraddizioni democratiche
A cinquant’anni dalla famosissima marcia afroamericana di Selma, volta alla conquista dei diritti civili dopo la segregazione razziale ottocentesca, gli Usa son... Leggere il seguito
Il 15 marzo 2015 da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ