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La memoria a targhe alterne

Creato il 28 gennaio 2012 da Wanderer @Inneres_Auge
Vado come al solito controcorrente e mi riallaccio al ragionamento di Venturik. Secondo me e qui credo di averlo già scritto, la giornata della memoria non serve a nulla. Così come la giornata del malato, la giornata della cioccolata, del lebbroso, dell'innamorato, del poeta, del diabetico, del colesterolo buono ecc. Sono sempre più disgustato dal fatto che in questa settimana come ogni anno i mass media si riempiano di storie strappalacrime spesso al limite del ridicolo, altre volte oltrepassando la frontiera dell'orrore. Poi svanisce tutto, arriva la giornata delle foibe, la giornata delle vittime delle mafie, dei morti in guerra anzi no "missioni di pace" è così che si dice. Dice "eh no ma è importante avere una giornata della memoria, così non si ripeteranno più queste cose". Bel ragionamento. Allora come mi spieghi che ci sono sempre più movimenti di estrema destra, sempre più episodi di discriminazione anche da parte di gente apartitica se non addirittura manifestazioni di odio da parte di colletti bianchi che rappresentano il sacro popolo italico? Non è che per caso enfatizzare una tragedia di 7 anni (forse di più) in una sola giornata, dia un alibi a chi vuole seppellire tutto e disseppellire l'ascia di guerra?
Inoltre abbiamo uno strano modo di ricordare. La colpa è sempre degli altri "quei bastardi tedeschi", giustissimo, peccato che nel 1938 il governo italiano abbia instaurato le leggi razziali. Roba che se avevi un trisavolo disgraziatamente cugino di secondo grado di un ebreo finivi per essere additato come "bestia" se ti andava bene. Peccato che molti nostri compatrioti e confratelli abbiano discriminato (nel migliore dei casi), fatto da spia per i nazisti se non rastrellato gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari. I disabili poi... chi li ricorda? Ogni volta dopo aver citato gli ebrei le nostre alte cariche istituzionali parlano dei poveri Rom, degli omosessuali ma i disabili torturati e uccisi che fine hanno fatto dai nostri cuori, ammesso che vi siano mai entrati? I libri di storia dedicano poche pagine alla Shoah ma sappiamo che c'è un ampia letteratura in proposito; cosa che non si può dire per i campi di concentramento comunisti nell'unione sovietica. Tanti italiani sono morti lì ma se non ci fosse il web ne sapremmo davvero poco, troppo poco. Per non parlare di tanti altri eccidi, genocidi, pulizie etniche in tutto il mondo che sono una roba impressionante per numero di vittime e metodi di tortura. Quelle memorie che fine hanno fatto?
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