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La memoria del cuore ( 2012 )

Creato il 04 settembre 2012 da Bradipo
La memoria del cuore ( 2012 )Anche questa settimana è giunto il tanto temuto momento della visione coniugale: non per cattiveria  ma ultimamente la mia bradipetta preferita ( veramente ne ho due di bradipette preferite, una grande e una piccola) ha preferenza assoluta per la commedia e per i film sentimentali.
E per me nell'afa estiva questi film sono piacevoli più o meno come uno scartavetramento testicolare.
E la sua scelta si è fermata su questo La memoria del cuore , titolo originale The vow, la promessa, come al solito molto più calzante della traduzione italiota perchè rimanda a una specifica scena del film e a una serie di promesse scritte sul menu del caffè ( un locale che si chiama Mnemonic, dato il film nomen omen) dove i due protagonisti, Leo e Paige si erano piaciuti per la prima volta.
La storia del film è presto detta: Leo proprietario di uno studio di registrazione è sposato a  Paige, artista in erba. Un incidente automobilistico cancella la memoria a breve e medio termine di Paige e Leo si ritrova a fronteggiare tutto il passato della vita della moglie che affiora e che tenta di portargliela via.
Paige, in un limbo senza memoria cerca di decidere quale dei due mondi sia quello a cui ha scelto di appartenere.
E indovinate chi sceglie tra lo spiantato e lo yuppie di successo che cerca di rifarsi sotto.
La memoria del cuore è la storia di una riscoperta reciproca a base di nuove prime volte, appuntamenti e carinerie assortite.
La memoria del cuore ( 2012 )Già da quanto detto si evince che il film di Michael Sucsy , all'esordio nel lungometraggio, è una di quelle pellicole appiccicaticce per l'eccesso di melassa, una di quelle storie che vorrebbero essere larger than life ma che invece si rivelano come l'ennesima riproposizione del concetto amor vincit omnia.
Anche se il cast di supporto è di gran classe ( Jessica Lange e Sam Neill sono sempre un bel vedere anche se il tempo passa impietoso e ormai la cara Jessica è una distinta signora un po' in là con gli anni e non più la donna di un postino che suonava sempre due volte ) il film stenta a decollare sia perchè non ha nessuna intenzione di sperimentare e improvvisare sullo spartito della commedia sentimentale sia perchè , diciamocelo, uno come Channing Tatum che ha una gamma espressiva della faccia pari a quella dei suoi bicipiti ( e non è un caso che compaia spesso in tenuta adamitica o al massimo con boxer griffatissimi per la gioia delle sue fans), non è proprio adattissimo per questi film in cui tenere il fazzoletto sempre a portata di mano.
La McAdams cerca di fare quello che può e hai quasi paura per lei quando Tatum con le sue manone che sembrano essere più ferro che piuma , si avvicina al suo bel volto o al suo vitino da vespa.
La tesi neanche tanto nascosta del film è che un uomo è la sommatoria di tutte le esperienze che hanno attraversato la sua vita: un incrocio tra l'ipotesi marxista dell'ambiente che fa l'uomo ( e quindi anche l'esperienza) e quella delle sliding doors che contribuiscono a dare sale a quella strana cosa che è la vita.
Una tesi che ha quasi del matematico e che mal si sposa con l'assoluta imprevedibilità del sentimento
Il problema del film è l'assoluta piattezza, non c'è nessuna sorpresa e tutto è aggravato da alcuni dialoghi veramente terribili che aumentano a livello di coma diabetico il livello di zuccherosità del tutto.
Ambientato sotto una bellissima Chicago innevata che crea uno strano cortocircuito con l'afa estiva della sua uscita italiana, La memoria del cuore si ricorda soprattutto per il suo aspetto patinato e cartolinesco.
E non è una bella cosa per una di quelle storie d'amore che ti dovrebbero strappare il cuore dal petto.
( VOTO : 5 / 10 ) 

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