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La memoria dell'acqua

Creato il 31 maggio 2013 da Minox @slblog
Scritto da Elvio il 31 maggio 2013
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cristallacquaLa memoria dell’acqua è la capacità che ha l’acqua di mantenere un ricordo delle sostanze con cui è venuta in contatto. Sembra ormai affermato che, affinché si produca tale effetto, l’acqua debba essere agitata (concussa) a ogni diluizione di nuova sostanza con cui entra in contatto.
Su questo tema però sembra non esistere alcuna prova scientifica che supporti questo presunto fenomeno, sebbene siano stati pubblicati diversi studi che sembrano comprovarlo.
La scienza ufficiale dice che tali studi non hanno superato la prova del doppio cieco, perché manca la ripetibilità sperimentale necessaria per giudicare come attendibili i risultati vantati o promessi.
Benché quindi esistano da molti anni esperimenti e serissime ricerche, si sta comunque parlando di teorie (e forse di pseudoscienza) in quanto questi studi non sono ancora stati riconosciuti validi dal metodo scientifico ufficiale (anche detto metodo sperimentale) che è l’unico metodo considerato valido e certificante.

Vi sono però anche delle tendenze a voler di proposito snobbare queste ricerche particolarmente strane ed avveniristiche al punto che, chi fa ricerca in di questi campi così estremi ed innovativi, evitano di proposito le pubblicazioni e le prove sperimentali ufficiali per evitare di essere additati come ricercatori di minor valore, semplicemente perché le loro teorie sconvolgono in parte i dettati della scienza classica o ne riscrivono in parte le sue teorie.

E’ evidente quindi che per alcuni scienziati, per propria comodità ed interessi, può far paura dover rimettere in discussione delle teorie, considerate valide da sempre a cui hanno dedicato una intera vita di studi. Secondo me invece è proprio quando questi grandi scienziati iniziano a snobbare delle nascenti (e sconcertanti) teorie, si vanno a minare le fondamenta stessa della ricerca scientifica in quanto si cerca di attenuare le curiosità ed ignorare di proposito promettenti teorie più per pigrizia che per spirito di contraddizione).
Ne abbiamo un esempio dalle ricerche di Fishermann e Pons sulla fusionre fredda aperte più di 20 anni fa e da cui oggi partono le più promettenti e fantastiche teorie sulla produzione di energia a basso inquinamento (ne abbiamo parlato ampiamente più volte in questo blog),

Per ora voglio chiudere qui, vi lascio ad alcuni sconvolgenti esperimenti svolti dal premio nobel Luc Montagnier (anche costui oggi snobbato dalla scienza ufficiale per essersi messo a ricercare in questo campo) e vari altri geniali ricercatori che della ricerca sull’acqua hanno aperto dei campi vastissimi e forse inesauribili.

La ricerca di Luc Montagnier

lucmontagnierAlcune sequenze di DNA possono indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali mantengono poi memoria delle caratteristiche del Dna stesso: è quanto emerge da due studi paralleli (uno francese coordinato dal premio Nobel per la medicina Luc Montagnier e l’altro italiano guidato dal fisico Emilio Del Giudice dell’International Institute for Biophotonics di Neuss) che hanno dato vita a una pubblicazione sul Journal of Physics.

Grazie a questo studio, spiegano i ricercatori, sarà possibile sviluppare sistemi diagnostici (mai progettati fino ad ora) basati sulla proprietà informativa dell’acqua biologica presente nel corpo umano.
In pratica sembra che malattie croniche come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi multipla e Artrite reumatoide, e malattie virali come HIV, influenza A ed epatite C, informino l’acqua dell’organismo della loro presenza, emettendo particolari segnali elettromagnetici che possono essere poi riletti e decifrati a nostro comodo per fini diagnostici.
Non solo diagnosi, però, perché anche la terapia potrebbe guadagnarci.
Intervenendo sulla memoria dell’acqua biologica, infatti, in futuro potrebbe essere prospettata la possibilità di realizzare rimedi farmaceutici senza effetti collaterali che basano il proprio meccanismo d’azione sull’acqua informata dal segnale elettromagnetico prodotto dalle sostanze in essa disciolte a bassissime concentrazioni (e quindi con i principi attivi altamente diluiti) e attivata tramite specifiche tecnologie chimico-fisiche.
Farmaci dalle proprietà curative che, grazie all’alta diluzione del principio attivo e similmente alla medicina omeopatica, sarebbero privi di effetti collaterali.

Altro promettente studio, concatenato al precedente ma sempre proveniente dagli stessi laboratori e dalle stesse menti, è il teletrasporto quantico del DNA, un processo che chiamerei piuttosto clonazione quantica del DNA in quanto non si va a spostare fisicamente qualcosa quanto semmai duplicare a distanza.

Il vulcanico professor Montagnier, ha anche scoperto l’ipotetica capacità del DNA di inviare una sorta di impronta elettromagnetica di sé stesso a fluidi e cellule distanti, successivamente, tramite la funzione di alcuni enzimi quello stesso DNA potrà essere ricreato quasi totalmente (per oltre il 95%) utilizando l’impronta eletromagnetica trasmessa.

Se i risultati di tale esperimento fossero confermati, tale scoperta rivoluzionerebbe totalmente i concetti della chimica moderna. Ora, benché molti ricercatori abbiano reagito con molto scetticismo a tale notizia (affermado che non ci sono dati sufficienti per dimostrare tale scoperta) ci permettiamo di non dubitarne vista la serietà e l’autorevolezza di tale personaggio.

I dati al momento disponibili sull’esperimento è la sola semplice descrizione di come si sia svolto il processo in laboratorio e lo andremo a descrivere per sommi capi:
Due tubi adiacenti, ma fisicamente separati sono stati posizionati all’interno di una bobina di rame e sottoposti ad una frequenza elettromagnetica molto debole.
L’apparato è stato isolato dal campo elettromagnetico terrestre con una schermatura per evitare interferenze.
Il primo tubo conteneva un frammento di DNA lungo circa 100 basi; ed il secondo conteneva invece solo acqua pura.
Dopo 16-18 ore, entrambi i campioni sono stati indipendentemente sottoposti ad una reazione a catena della polimerasi (PCR), un metodo comunemente utilizzato per amplificare tracce di DNA utilizzando degli enzimi (DNA-polimerasi) per creare diverse copie del materiale genetico originale.
Il frammento genetico è stato rilevato in entrambi i tubi (anche se il secondo conteneva precedentemente soltanto acqua).
Questo fenomeno si sarebbe verificato soltanto quando la soluzione originale di DNA è stata sottoposta a diversi cicli di diluizione prima di essere piazzata all’interno del campo magnetico.
In ogni ciclo, il DNA è stato diluito con un rapporto 1 a 10 e quello che è stato definito “DNA fantasma” è stato recuperato solo dopo 7-12 diluizioni dell’originale e non a concentrazioni estreme simili a quelle utilizzate per l’omeopatia.

Luc Montagnier ha annunciato anche che, a ben 78 anni di età, assumerà la direzione di un nuovo Istituto di Ricerca presso l’Università Jiaotong a Shanghai.
Qui ha intenzione di studiare le onde elettromagnetiche che vengono emanate dal DNA altamente diluite di vari agenti patogeni, che possono rivelare l’origine batterica o virale di molte condizioni (tra cui l’autismo e il morbo di Alzheimer).

Che grinta il ragazzo, vero?

….

Ecco invece altre teorie molto interessanti portate avanti da ricercatori di tutto il mondo (alcuni sono citati qui in fondo). Sono ricerche pionieristiche ed altamente innovative in campi affini a quelli di Montagnier, ma pur sempre riferiti all’acqua.

Rustom Roi, professore universitario Pensilvania e membro dell’Accademia Internazionale delle Scienze – USA
Allois Gruber, ricercatore austriaco
Martin Chaplin professore e direttore di laboratorio Università di Londra
Ervin László filosofo e pianista ungherese, esperto di filosofia della scienza è considerato il fondatore della teoria dei sistemi
Alexander Solodilof, dottore in scienze associato RAEN, Russia
Vladimir Voejkov dottore in scienze professore in facoltà biologiche, Mosca
Masaru Emoto, pseudoscienziato, saggista e ricercatore giapponese; conosciuto per il suo controverso pensiero sulla presunta “memoria dell’acqua”
Massimo Citro, medico e ricercatore italiano
… e molti, molti altri, saranno tutti pazzi?

Vi presento una serie di filmati semplici e comprensibili, ma molto intererssanti e profondi, che mostrano alcune branche di queste importantissime ed innovative ricerche (se non si riescono a vedere, basta un click sul titolo per aprire il filmato in nuova finestra).

I FARMACI DEL FUTURO

I SEGRETI DELL’ACQUA – parte 1

I SEGRETI DELL’ACQUA – parte 2

I SEGRETI DELL’ACQUA – parte 3

I SEGRETI DELL’ACQUA – parte 4

I SEGRETI DELL’ACQUA – parte 5

I SEGRETI DELL’ACQUA – parte 6

I SEGRETI DELL’ACQUA – parte 7

I SEGRETI DELL’ACQUA – parte 8

I SEGRETI DELL’ACQUA – parte 9

MASARU EMOTO – La Coscienza dell’Acqua – 1/2 -

MASARU EMOTO: LA Coscienza dell’Acqua – 2/2 –

L’ACQUA

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