Giuseppe Fava venne ucciso proprio il 5 gennaio 1984 con cinque colpi di pistola davanti al Teatro Stabile di Catania. Pochi minuti prima era uscito dalla redazione de “I Siciliani”, giornale che attraverso le sue inchieste e denunce dei poteri criminali che spadroneggiavano nella città di Catania, aveva dato filo da torcere a molti. Il documentario è tratto dalle pagine dell’opera “Mentre l’orchestrina suonava gelosia”, scritta da Antonio Roccuzzo, che era stato proprio uno dei ragazzi (“carusi”) di Giuseppe Fava.
All’interno del cast si nota la partecipazione straordinaria di Leo Gullotta che interpreta il ruolo dello zio di Antonio, uno dei carusi della redazione. L’attore ha dichiarato: “il mio personaggio è l’emblema del cittadino che non vuole sapere, non vuole conoscere, che definì il delitto Fava un fatto di «fimmini». A trent’anni da quell’omicidio la storia si ripete: si ripete l’assurdità di lasciare da solo un uomo che ha il coraggio di combattere, per questo sono sinceramente vicino al magistrato palermitano Nino di Matteo”.
Il docufilm “I ragazzi di Pippo Fava” intreccia così la fiction ai preziosi video di repertorio, molti dei quali inediti, che restituiscono le parole e il carisma di Giuseppe Fava; insieme alle testimonianze di Claudio Fava, figlio di Giuseppe, che è stato anche lui uno dei ragazzi della redazione; e di Antonio Roccuzzo.
Insieme a Leo Gullotta, il cast del docufilm vanta un gruppo di attori giovanissimi, con Francesco La Mantia e Karoline Comarella nel ruolo dei protagonisti; e i siciliani Paride Cicirello, Stella Egitto, Luciano Falletta, Barbara Giordano, Alessandro Meringolo, Giuseppe Mortelliti, Antonello Costa e Alessandra Costanzo.
La memoria di Giuseppe Fava celebrata in un docufilm, 10.0 out of 10 based on 1 rating