Il lavoro in Sardegna? Provo molta rabbia, sapete? Quest’anno sarò costretto a ritoccare i prezzi al ribasso pur di stare dietro ad una concorrenza che si fa sempre più agguerrita. Non possiamo fare gli stessi prezzi dei marmi e graniti che arrivano dalla Cina. Il nostro è un prodotto di qualità superiore! Ho 73 anni, una vita dedicata al lavoro, una lunga esperienza nella lavorazione del marmo e del granito. Sicuramente per affrontare la crisi dobbiamo ridurre i costi di utenze e servizi. Pensate un po’, il Comune mi ha imposto di pagare più di 1 milione di euro di TARSU. Il parametro per determinarne l’importo è la superficie dei locali e degli spazi in cui opera l’azienda, lavorando marmo e granito servono spazi ampi, quindi … Per far fronte alle spese ho già attivato dei mutui, ma come posso pagarli se non riesco a recuperare i crediti di tanti lavori già ultimati? E’ un serpente che si morde la coda. Come uscirne? Le stiamo provando tutte ma al momento non si riesce. Vorremmo fare nuovi investimenti, ma facciamo davvero fatica. Le ultime grandi spese che abbiamo sostenuto sono state fatte per garantire agli operai condizioni di lavoro sempre migliori. 25 persone lavorano con noi, sono 25 famiglie di cui sento la responsabilità. Servirebbe agevolare gli investimenti delle piccole e medie imprese. A me piacerebbe puntare sull’innovazione, costruire capannoni e tettoie alte 700-800 metri per il fotovoltaico. Lo Stato dovrebbe incentivare le aziende che sono già sul mercato ad investire ancora. Un ultimo suggerimento: per uscire dalla crisi è di vitale importanza rilanciare in Gallura il settore dell’edilizia e dei trasporti. Altrimenti non se ne verrà fuori”.
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