Un albo illustrato che invita bambini e adulti a riscoprire emozioni e pensieri che non possono essere espressi a voce alta.
La mia invenzione è costruito come un indovinello che aleggia fra le pagine: c’è una cosa che è utile se vuoi dormire ma anche se vuoi sentirti più sveglio, ti aiuta se devi ricordare qualcosa, avvicina quelli a cui piace stare insieme, ma quando è buio fa paura…
Pagina dopo pagina, attraverso gli occhi di una bambina, l’”invenzione” fa accadere cose sorprendenti: rende più maestosa la natura, fa comparire figure immaginarie sui fogli da disegno e sui vetri appannati dell’auto, accompagna i momenti più intimi.
La mia invenzione, di Silvia vecchini, illustrazioni di Maria Girón, Edizioni Corsare 2015, 15€.
Silvia Vecchini, narratrice e poetessa, è l’autrice dei testi di questo albo delicato e prezioso, pubblicato da Edizioni Corsare. Vecchini racconta sensazioni e piccoli accadimenti quotidiani costruendo frasi pulite, composte da parole precise e al tempo stesso ricche di sfumature, che hanno il ritmo di versi poetici e si arrotolano nella bocca di chi legge ad alta voce. La lettura di La mia invenzione trasporta il lettore accanto alla piccola protagonista, in un mondo dove le parole si placano ma risuonano, anche se non detti, il respiro degli altri, i frusci della natura e i rumori avvolgenti della casa.
Provate a sfogliare il libro con i bambini, quelli dai 4 anni in su ma ancor meglio chi ne ha 6 o 7, misurate ogni parola e le pause fra una frase e l’altra, accomodatevi quieti nel tempo che ci vuole per voltare le pagine e osservarle con attenzione, dosate l’aspettativa e la curiosità. Il testo gioca a creare un costante senso di attesa e lo fa mostrando in sequenza esperienze che fanno parte della vita dei bambini, alternando con sapienza momenti diurni e notturni, scene d’interno ed esterno, momenti di solitudine e compagnia.
Spostando costantemente il centro dell’attenzione, l’enigma dell’invenzione resta sospeso e solo nell’ultima pagina arriva la rivelazione del comune denominatore di tutte le situazioni illustrate: il silenzio.
Le emozioni dei personaggi si condensano nelle immagini dense e coloratissime di Maria Girón. Guardando le sue illustrazioni si ha l’impressione di sentire il suono dei pastelli che sfregano sulla carta, imprimendo brillanti campiture dai contorni netti sulla superficie ruvida.Oltre alla qualità materica e vellutata delle figure, delle quali sembra di poter accarezzare la pelle, a impreziosire ogni tavola compaiono trame con motivi geometrici, tessuti e mosaici che decorano le superfici, tagli di luce e ombra. Una ricchezza compositiva che non nasconde, anzi esalta, la freschezza delle immagini.
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