Un ricordo nostalgico dietro l’altro; si accavallano, sto diventando vecchio.
Quanti amici ho perduto, quante persone straordinarie hanno incrociato le loro vite con la mia, per poi precedermi nel grande viaggio.
Fra i tanti, mi torna in mente Domenico, un uomo buono, dolce, poetico come un personaggio scaturito dalla matita di Peynet, con la sua dolcissima… eterna fidanzata.
Nella foto Arturo Bocchini, il capo dell’OVRA, di cui Domenico era nipote.
GREGORY CORSO
Uno di questi giorni ti vengo a trovare, là dove riposi, tra Shelley e Keats.
Vecchio filibustiere, te ne sei andato senza saldare il conto della lavanderia per quel boccale di birra che versasti sul tailleur di Giannella nel locale di Piero… a piazza del Fico.
VICTOR CAVALLO
Quante bevute, quante scorribande nelle notti romane che non son più le stesse.
http://www.nazioneindiana.com/2007/07/22/incontro-a-castelporziano/
FRANZ BORGHESE
Una sigaretta dietro l’altra, davanti alla scacchiera, a palazzo Lancellotti… e quella sera non ne azzeccavi una. Ma eri molto più bravo di me, Franz.
ENZO GIUDICI Ogni volta che arrivavo al circolo mi accoglievi con una battuta, professore… poi ricordo come ti spegnesti quando tuo figlio si ammalò di cancro.MOANA POZZI
Ah, quella sera, con la tua robe de soirée di lamè rosso… una visione.
GABRIELLA FERRI
Una serata moscia da Pilar Castel. Appena entrata ti guardasti intorno e a voce alta esclamasti: “Questo è er posto giusto dove annà se uno se vo rompe li cojoni!”… Poi cominciasti a cantare.
CARLO DELCROIX
Serate magiche, da bambino, ascoltando dalla viva voce di quest’uomo le sue poesie.
Federico Bernardini
Illustrazioni tratte da Google Immagini