Ecco il racconto di Marcello sulla serdegna
La scorsa estate sono riuscito finalmente ad organizzare una settimana di vacanza in Sardegna con un gruppo di amici.
Data la differenza di gusti tra i vari partecipanti, si è deciso di accontentare un po’ tutti visitando qualche posto di mare ma facendo anche un’incursione nell’interno.
Da Olbia dove siamo arrivati con il traghetto dal continente in poco più di 4 ore, siamo giunti in macchina a Porto Ottiolu, una piccola località della costa orientale distante circa 25 km.
Si tratta di un posto adatto principalmente alle famiglie, è presente un porto molto caratteristico dove si concentrano anche negozi di vario tipo e alcuni locali , come piano bar e ristoranti.
La spiaggia è abbastanza piccola ma il mare è stupendo come penso ovunque sull’isola, e se si desidera passare una serata allegra ma tranquilla ci si può spostare anche in altre località vicine, quali San Teodoro dove c’è un bel movimento turistico e vari locali di divertimento notturno, tra cui un paio di discoteche.
Qui si trova anche una splendida spiaggia chiamata “La Cinta” che è quella più grande della costa orientale, la sabbia è bianchissima e il mare cristallino, anche qui c’è parecchia gente visto che ci sono anche stabilimenti balneari.
I primi 4 giorni quindi li abbiamo passati tra le spiaggie della zona di giorno e i ristoranti e i locali di divertimento la sera, che dire…una bella pacchia! Unico neo sono i prezzi veramente alti delle case in affitto e dei generi alimentari nei negozi, ma si sa che nelle località di mare funziona così un po’ ovunque. Abbiamo poi deciso di spostarci a visitare la parte interna vicina, facendo tappa a Nuoro poichè vi abitano alcuni conoscenti di uno dei miei amici, è una città piccola che tra l’altro ha dato i natali alla scrittrice Grazia Deledda, della quale poi abbiamo visitato anche la casa natale, che è diventata un museo. Particolarmente suggestivo, soprattutto per chi ama fare escursioni è tutto l’entroterra montuoso, siamo saliti infatti dalla città al Monte Ortobene dove abbiamo visto la statua del Redentore e dove si può praticare trekking ed escursionismo. Noi non ci siamo avventurati nella cosa perchè non avevamo l’attrezzatura adatta, però penso che ne valga davvero la pena, l’ultima gita l’abbiamo poi fatta a Orgosolo, sempre nella provincia di Nuoro dove ci sono i caratteristici murales. Sono delle pitture fatte sui muri che rappresentano perlopiù scene di vita quotidiana, come ad esempio donne con il costume tradizionale del paese. Devo dire che in questi ultimi giorni mi sono stupito del fatto che di quest’isola si parla solo del mare, mentre c’è parecchio da scoprire anche nell’entroterra, penso quindi che in futuro organizzerò una vacanza proprio alla scoperta di quest’ultimo.