Son tornato!
Prima che partano le salve a suon di " e sti caz.." ehm ci siamo capiti, volevo dirvi quanto ho apprezzato i vostri messaggi a cui cercherò di rispondere, lentamente , come mio costume.
In questi tre anni di attività quotidiana è la terza volta che sono costretto a fermarmi per cause di forza maggiore e devo dire che ogni volta la sensazione di vuoto che ho la mattina è sempre peggiore.
E questo depone a favore della durata del blog, perché è evidente che ancora sono supportato da sufficiente passione per fare il piccolo sacrificio mattutino di alzarsi un po' prima, mettersi davanti alla tastiera e organizzare le mie quattro parole in croce per parlare di film appena visti.
Questa settimana ho avuto modo di riflettere sia sul mio modo di essere un blogger, assolutamente sui generis, a cui sfugge probabilmente anche la grammatica di base per potersi definire tale.
Mancare la routine della mattina presto fatta di scrittura e giro per i vari blog che conosco, oltre che l'immancabile pellegrinaggio per i vari social, mi ha fatto vivere una brutta sensazione di inutilità, il vuoto di cui parlavo prima, il mio blog sempre pimpante e aggiornato tutti i giorni che vagava per la blogosfera come un'astronave abbandonata alla deriva spaziale, cristallizzato nel suo ultimo momento di vita virtuale.
La domenica è stato il giorno peggiore.
Di solito uso la domenica per riposare letteralmente le stanche membra dopo la settimana lavorativa ( e chi dice che fare il veterinario è un lavoro leggero gli farei provare un po' del delirio , bellissimo e che mi auguro accada tutti i giorni, da cui vengo assalito normalmente) e per recuperare visioni oltre che per scrivere dei posts che normalmente mi prendono più tempo del solito tipo le famose playlist con cui vi ho flagellato per numerose domeniche.
Questa domenica qui l'ho vissuta sulle ali del nervosismo come se avessi intrapreso una nuova dieta superipocalorica che mi ha dosato anche l'aria che respiro.
Brutta giornata meteorologicamente parlando, di quelle in cui stare a casa, con scarsa voglia di combinare alcunché e la noia che ha regnato sovranamente.
Un giorno in cui la mancanza del blog ha fatto sentire, amplificata a un milione di decibel, il suo vocione.
In questa settimana non ce l'ho fatta neanche a vedere film, come se vedere film e scriverne per me fosse una cosa sola.
Mi ha fatto ritornare a una decina di anni fa quando non so bene per quale motivo decisi di prendermi un anno sabbatico dal cinema ( che poi durò un anno e mezzo) e da buon maniaco compulsivo cominciai a vedere solo serie televisive, dalle classiche a quelle più moderne.
Un rifiuto totale della narrazione stringata di un film in favore di serialità verticale e orizzontale come se avessi bisogno di storie dal respiro più ampio.
Il respiro che mi verrebbe a mancare ora se decidessi di non vedere più film.
Sono stato una settimana senza, anche per cause concomitanti, e ora sono come un tossico in crisi di astinenza, non riesco a immaginare la mia vita senza cinema.
Devo ricominciare il solito ritmo di visioni.
Ma una domanda mi frulla per la testa: che cosa sarebbe la mia vita senza cinema?
Perché non provare anche voi a rispondere a questa domanda?
Ci sentiamo domani: visto che molti si sono lamentati della mancanza di racconti inerenti la mia professione domani vi racconterò un tranquillo venerdì 17 da paura nell'ambulatorio del bradipo.