A quanto pare la vacanza è già finita. Un mio amico del teatro ha detto che dovrei andare a farmi benedire date le vicissitudini informatiche di cui sono protagonista grazie al mio pc, che presenta ormai chiaramente i geni di Highlander altrimenti non si spiega come sia possibile che, pur essendo formato da pezzi che variano dai 15 agli 8 anni di età, abbia ancora l’energia di un novellino.
Ora so già di essermi buttata la zappa sui piedi e quasi quasi non lo spengo più (non sia mai che domani non si accenda di nuovo!), ma ne approfitto per rifilarvi una serie di post programmati, nel caso in cui dovessi assentarmi per un periodo davvero più lungo.
E io che mi vedevo già su Real Time con una serie tutta mia intitolata: “La mia vita senza PC: ci sono le PERSONE”.
In realtà qualche giorno fa ho visto su Dmax un episodio di Texas Tarzan, un tipo dalla chioma ossigenata e la barba nero carbone che va in giro ad acchiappare animali nelle fattorie, negli stagni, nei boschi, nelle foreste e nei luoghi selvaggi che non credevo neanche esistessero in Texas.
Nel suddetto episodio la moglie del forzutone gli regala un pc portatile per tentare un approccio alla realtà virtuale, tentativo che fallisce miseramente poiché il marito si reca al banco dei pegni e baratta il pc per uno scudo e una lancia.
Un fatto così stupido ovviamente mi ha aperto mondi paralleli nella mente e uno di questi riguardava la mia vita senza computer (per fortuna non mi sono immaginata con i capelli gialli e la barba) e ovviamente il mio caro cassettone elettronico ha pensato bene di farmi assaporare nella realtà questa mia fantasia.
Dunque, dopo questo breve post demenziale, procedo alla scrittura delle prossime recensioni, sperando che non ci siano altri scherzetti in futuro.
Saluti e alla prossima!
Serena.