Magazine Diario personale

Di ragnetti, di Venditti e di piccole grandi vittorie.

Da Mafalda1980 @mafalda1980
È andata da dio, stamani.In auto avevi detto “oggi non piangerò”, ma lo dici quasi ogni giorno, poi l’emozione di solito prende il sopravvento, il labbro trema e il pianto scoppia.Oggi no.Siamo arrivate, hai salutato tutti, compreso il nonno vigile intenerito dall’altra parte della strada (“ma quel nonno vigile non è mica tanto anziano!”), il custode dalla faccia truce (è importantissima la faccia truce del custode secondo me, uno che i malintenzionati se li mastica), la maestra delle elementari, la statua della madonna.“Non voglio andare nel salone”, lo so, allora aspettiamo qui, intanto ti metto il grembiulino “Sììì!!!” e aspettiamo che gli altri bimbi escano dal salone per andare a giocare nel parco.La maestra mi ha chiesto che temperatura c’era fuori, io ho detto “meravigliosa!”, così vi ha fatto vestire, tu hai preso per mano la bimba Margherita che è alta quasi quanto me (ok, ci vuol poco), dolcissima e molto materna, mi hai baciato e via!, verso nuove e incredibili avventure.Io ho abbordato la mamma di turno per esprimerle tutta la mia gioia nell’averti salutato senza pianti, lei è stata molto solidale.
E pensare che stamani mi ero un po’ intristita per le sorti del ragnetto del bagno.Vi ho raccontato del ragnetto del bagno?Io tendo a non uccidere i ragni. Mai.Se proprio sono immensi e molesti, lo faccio fare al MioAmore.Mi sono simpatici.L’ultima volta che mi ero fatta la doccia (non specifico quando, ma la doccia richiede il lavaggio e l’asciugatura dei capelli e quindi tempo, per cui un giorno sì e uno no mi lavo a pezzi) NON avevo ammazzato un orrendo insetto grosso e nero. Non ho un’idea precisa di cosa fosse.Perdonate il racconto un po’ cruento.In pratica prima l’ho schiacciato col piede ciabattato, ma non è morto.Non sono una persona violenta, e il fatto che non fosse morto subito mi ha fatto molta impressione.L’ho rischiacciato timidamente, ancora senza successo.Ho abbozzato un saltello, ma quello lì mi guardava beffardo, ritto sulle sue zampette.Allora l’ho preso con della carta e l’ho messo nella pattumiera, ed era ancora estremamente vispo.Il baco Highlander, insomma.Per compensare la brutta azione del voler togliere la vita al bacarozzo, ho salvato un ragnetto da una morte certa in doccia, prendendolo per il suo filo di bava e mettendolo sullo scaldasalviette (spento. Ragno affogato versus ragno cotto).Stamani sono entrata nel bagnetto e non ho visto più il microragno salvato dalle acque.Con una brutta canzone di Venditti che non mi si voleva togliere dalla testa (che fantastica storia è la vita, o qualcosa del genere), ho notato che il ragnetto non era più sullo scaldasalviette.Era di nuovo nella doccia.L’ho salvato di nuovo.Dubito che arriverà al week-end ancora vivo.
E poi volevo scrivere qualche perla della Purulla.Io mi arrabbio e brontolo, lei vien lì con sorriso sornione e mi dice “ti sei calmata?”Oppure, nei giorni critici, quando si faceva forza di non piangere pur avendo lo sguardo disperato, quando mi chiede “mamma, posso piangere?”E le new entry coccolissime, dal “tu sei il mio cuoricino” a “tu sei il mio amore”, i baci improvvisi, le super coccole mattutine.Oppure “stanotte ho sognato i miei nonni! Li chiamiamo?”
E via, verso nuove e incredibili avventure quotidiane.

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