Juventus padrona della serie A, le romane che incalzano a stretto giro, Napoli combattivo, Fiorentina spumeggiante una domenica si e l’altra no, Sampdoria ed Udinese sugli scudi…le milanesi in calo netto e drammatico.
Questi sono i commenti più ricorrenti che si leggono sui quotidiani sportivi e che si sentono nelle trasmissioni che si occupano prevalentemente di calcio. La posizione in classifica di Milan ed Inter sembrerebbe voler significare che un’epoca calcistica si sia conclusa dopo anni di trionfi a raffica. Sembrerebbe voler dire che Milano abbia abbandonato ogni velleità di combattimento per il trono della serie A.
Credo invece che sia in atto un giusto e necessario ricambio “dirigenziale” soprattutto in casa neroazzurra. Dopo innumerevoli successi è arrivato il fisiologico momento di limitare le spese (folli in passato) e valutare la rinascita con forze giovani e motivate. Per far questo l’Inter si è affidata ad un giovane imprenditore indonesiano mentre il Milan cerca di sfruttare gli ultimi guizzi di Adriano Galliani pur sapendo che il futuro non avrà lui come protagonista. Due tecnici differenti per età e, forse, mentalità come Mazzarri e Inzaghi. Entrambi finiti sul banco degli imputati per via di un gioco che stenta a decollare dopo 10 giornate. Difficoltà ad assimilare nuovi schemi, ad inserire i nuovi acquisti, qualche eccellente infortunio ed ecco servito il cocktail perfetto per i giornalisti e gli addetti ai lavori: Milano in crisi, sono finiti i tempi gloriosi.
Se però diamo uno sguardo equilibrato alla classifica scopriamo che l’Inter, nonostante 3 sconfitte, è a soli 4 punti dalla posizione per i preliminari di Champions League mentre il Milan, con 2 sconfitte, è a 3 punti dal terzo posto. Cosa vuole dire questo? Semplicemente che è ovviamente troppo presto per trarre conclusioni, giudizi e sentenze. Squadre per forza ridimensionate nel loro contenuto tecnico, squadre che devono ritararsi su nuovi obbiettivi. Lo scudetto pare lontano, questo si, ma gli altri piazzamenti potrebbero essere appannaggio delle milanesi a patto che si lavori con maggior serenità ed impegno. Ci vogliono scelte oculate nel mercato di gennaio, soprattutto per l’Inter, e schemi di gioco forse più funzionali alle caratteristiche delle rose a disposizione.
Dopo le prime 10 giornate non possiamo dire che Milan ed Inter siano da bocciare per il loro rendimento. Non possiamo paragonarle alla Juventus ed alla Roma, oggettivamente su un altro pianeta.
Diciamo che vengono rimandate alle prossime gare per poter dare una sentenza più attendibile. Non bocciate, quindi, ma solo rimandate.
Lavoro serio e duro per obbiettivi concreti ed alla portata della squadra. Questo è quello che Mazzarri ed Inzaghi devono saper trasmettere ai loro ragazzi da qui a Natale!