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La “mission” del gruppo Lgh? Far soldi e basta, anche a danno della salute e dell’ambiente. E apprendiamo solo ora di un incendio!

Creato il 03 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Leggendo la mission del gruppo LGH, all’inizio del bilancio 2011, c’imbattiamo nel solito latinorum dei sacerdoti del business. Amministratori che vogliono trasformare acqua, luce, gas e rifiuti in soli punti e basta, alla faccia del rispetto del territorio e delle opportunità economiche straordinarie che dà il riciclo. E’ proprio il riciclo dei rifiuti uno degli affari più importanti e carichi di prospettive per il futuro immediato. Nel mondo è così a Cremona no. Qui bisogna vivere in un passato morto e sotterrato solo perché qualche furbo amministratore nominato da politici senza scrupoli ci vende fumo.

La perla di Cremona: l'inceneritore

La perla di Cremona: l’inceneritore

La multiutility ha una storia che viene anche dalla crisi della finanza locale. Gli enti locali non avendo possibilità di investire direttamente hanno usato come braccio operativo la ex municipalizzata, arricchendola di competenze e di nuovi settori d’interesse. In questo modo la sopravvivenza delle società era provvisoriamente protetta, dopo la legge Galli del ’94, che prevedeva già la scelta del gestore unico del servizio idrico nell’ambito territoriale ottimale (Ato), per noi la provincia di Cremona.

Le multiutility così hanno fatto di tutto, entrando ovunque ai Comuni faceva comodo. Ma l’obiettivo era far soldi. Quello il problema originario. E si tratta di una scelta politica del tutto discutibile. Non si parte dalla necessità assoluta di fare utili per poi vedere come ottenerli, eventualmente a danno dell’ambiente o dei cittadini.

Non è corretto. Non si distribuiscono poltrone a raffica per compiacere i gruppi politici interessati all’affare che ha tutti i tratti dell’immoralità.

Acqua, luce e gas, ovvero la sopravvivenza, assieme a una gestione non devastante dei rifiuti, sono un diritto. Non puoi incenerire, riempirmi il sangue di nanoparticelle cancerogene e poi dirmi che hai svolto il tuo compito.

Segue la mission del gruppo Lgh. Dovrebbe far pensare. E’ vecchia e superata. E’ contro i cittadini. E’ consacrata al profitto. E’ una vergogna. I cittadini hanno votato sì a due referendum e questi signori continuano a raccontarci la favola del sacro profitto. E’ inaccettabile!

Scorrendo le pagine del bilancio 2011, che meritano ben altra attenzione e ci costringono a un ulteriore impegno di lettura, meno rapido, scopriamo che c’è stato un incendio.

Quanto pericoloso? Alla Centrale termoelettrica di Cremona o di Lodi? Perché non è dichiarata la località? Perché non l’abbiamo saputo per tempo? Quanti rischi di questo genere dovremo correre per colpa di questi signori che non danno informazioni tempestive?

Ecco il testo integrale: basta cliccare su LGH bilancio 2011

La seguente è la “Mission del Gruppo LGH”

Il Gruppo LGH è una multiutility con un forte radicamento territoriale, la cui mission è di crescere in linea con le performance complessive dei settori in cui opera, sviluppando soprattutto i business energetici e ambientali, continuando a mantenere un ruolo di leadership nei territori di appartenenza.
Il Gruppo è nato nell’ottobre 2006 dall’aggregazione di utility locali; la sua struttura organizzativa è caratterizzata da un accentramento delle funzioni corporate nella capogruppo, Linea
Group Holding, che si occupa quindi di tutte le attività strategiche, di indirizzo, sviluppo, coordinamento e controllo del Gruppo.
Il bacino potenziale di servizio conta più di un milione di abitanti in 250 Comuni nelle Province di Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi e Pavia: il Gruppo può contare quindi su una scala dimensionale ritenuta ad oggi sufficiente per posizionarsi con profitto nelle filiere di business presidiate. Le società del Gruppo operano prioritariamente nelle seguenti filiere di business:
• energia elettrica
- produzione: 444,3 GWh1
- distribuzione: 467,7 GWh
- vendita: 539,9 GWh
• gas naturale
- distribuzione: 655,0 mln mc
- vendita: 478,4 mln mc
• ciclo ambientale (raccolta,
trattamento e valorizzazione)
- rifiuti gestiti: 1.076 mila
tonnellate
• teleriscaldamento
- calore venduto: 201,3 GWh
• ciclo idrico integrato
- acquedotto: 11,6 mln mc
- fognatura: 11,4 mln mc
- depurazione: 18,8 mln mc


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