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La misteriosa connessione tra Sirio e la storia umana

Creato il 22 febbraio 2016 da Neovitruvian @neovitruvian

Sin dai tempi antichi e tra diverse civiltà, Sirio, la stella del cane, è circondata da una misteriosa tradizione . Gli insegnamenti esoterici di tutte le età hanno sempre attribuito a Sirio un ruolo di primo piano e la sua importanza nel simbolismo occulto è una riprova di questo fatto. Cosa rende così speciale Sirio? E’ semplicemente dovuto al fatto che è la stella più luminosa in cielo? Oppure perchè l’ umanità ha un legame tanto antico quanto misterioso con essa? Questo articolo esaminerà l’ importanza di Sirio nel corso della storia e delle società segrete descrivendo il simbolismo che circonda l’astro.

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Sirio si trova nella costellazione del Cane Maggiore – conosciuta anche come il Grande Cane – per questo è nota come la “stella cane”. E’ 20 volte più luminosa del nostro sole ed ha una massa doppia. Di notte, Sirio è la stella più luminosa nel cielo ed il suo riflesso bianco-blu ha sempre stupito gli osservatori del cielo, fin dai tempi più antichi. Non c’è da meravigliarsi se il culto di Sirio è rimasto in vita praticamente in tutte le civiltà.

Gli artefatti delle antiche civiltà hanno rivelato come Sirio fosse di grande importanza nell’astronomia, nella mitologia e nell’Occultismo. Le scuole misteriche lo considerano il “sole dietro il sole” e, quindi, la vera fonte della potenza del nostro sole. Se il calore della nostra stella mantiene vivo il mondo fisico, Sirio mantiene vivo quello spirituale. E’ la “vera luce” che brilla a est, la luce spirituale, contrapposta alla luce del sole che illumina il mondo fisico, la quale viene considerata una grande illusione.
Associare Sirio al divino e considerarlo addirittura la casa dei “grandi maestri” dell’Umanità non fa parte della mitologia di poche civiltà primitive: Si tratta di una convinzione diffusa che è sopravvissuta (e pure intensificata) fino ai giorni nostri. Prenderemo in esame l’importanza di Sirio nei tempi antichi, ne analizzeremo l’importanza tra le società segrete e vedremo come questi concetti vengono tradotti nella cultura popolare.

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NELLE ANTICHE CIVILTA’

In Egitto, Sirio era considerata la più importante stella del firmamento. Infatti, fu astronomicamente il fondamento dell’intera religione egiziana. Venne venerato come Sothis e fu associato ad Iside, la dea madre della mitologia egizia. Iside è il principio femminile della trinità formata con Osiride e Horus il loro figlio. Gli antichi Egizi consideravano così importante Sirio che quasi tutte le divinità, in un modo o nell’altro, erano associate alla stella. Anubis, il dio della morte con la testa di cane, ha un evidente connessione con la stella e anche Thoth-Hermes, il grande maestro dell’umanità, è legato esotericamente alla stella.

Il calendario egiziano era basato sul sorgere elicoidale di Sirio che si verifica poco prima dell’inondazione annuale del Nilo durante l’estate. I moti dei corpi celesti venivano osservati e venerari anche dagli antichi Greci, Sumeri, Babilonesi e da innumerevoli altre civiltà. La stella veniva dunque considerata sacra e la sua apparizione nel cielo era accompagnata da feste e celebrazioni. La stella del cane annuncia l’arrivo delle giornate calde e secche di luglio e agosto, da qui il detto popolare “la canicola estiva”.

Diversi ricercatori occulti sostengono che la Grande Piramide di Giza venne costruita in perfetto allineamento con le stelle, soprattutto con Sirio. La luce proveniente da queste stelle si diceva venisse utilizzata nelle cerimonie misteriche egiziane.

“Questo antico popolo (gli egiziani) sapeva che una volta l’anno il Sole si allineava con la Stella del Cane. La Grande Piramide, venne costruita in modo che, in questo sacro momento, la luce della Stella del Cane lambisse l’uscita superiore della Grande Galleria, la quale scendendo sulla testa del sacerdote, lo investiva della Super Forza Solare e cercava attraverso il suo corpo solare perfetto di trasmettere agli altri Iniziati questa ulteriore stimolazione per aiutarli nel loro processo di evoluzione divina. Questo era dunque lo scopo della “Pietra di Dio`, nel rituale dove Osiride si siede per concedere (all’illuminato) la corona Atef o luce celeste. “Seguendo gli insegnamenti dell’antico Egitto la luce non è altro che l’ombra della luce invisibile.” 1

Recenti scoperte scientifiche relative alla Grande Piramide e ai suoi misteriosi “condotti d’areazione” hanno portato i ricercatori a confermare ulteriormente l’importanza di Sirio.

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L’allineamento della stella con la Grande Piramide di Giza. Orione (associato al dio Osiride) è allineato con la Camera del Re, mentre Sirio (associato alla dea Iside) è allineato con la Camera della Regina.

Un aspetto affascinante di Sirio è la coerenza del simbolismo e dei significati ad esso collegati. Diverse grandi civiltà hanno infatti associato Sirio ad una figura canina vedendo la stella, come origine o fine di una forza misteriosa. Nell’astronomia cinese e giapponese, Sirio è conosciuta come la “stella del lupo celeste”. Diverse tribù aborigene del Nord America si riferiscono alla stella in termini canini: le tribù dei Seri e dei Tohono O’odham del sud-ovest descrivono Sirio come un “cane che segue le pecore di montagna”, mentre i Blackfoot la chiamano “Faccia di cane”. I Cherokee unirono Antares con Sirio attribuendole il significato di stella del “cane costude” a guardia del “Sentiero delle Anime”. La tribù degli Skidi del Nebraska la conosceva come la “Stella del Lupo”, altre come la “Stella Coyote”. Più a nord, gli Inuit dell’Alaska dello Stretto di Bering la chiamano “Luna cane”. 2

LA TRIBU’ DEI DOGON E ATLANTIDE

Nel 1971, lo scrittore americano Robert Temple pubblicò un controverso libro intitolato “Il mistero di Sirio” dove sostenne che i Dogon (un’antica tribù africana del Mali) conoscevano dettagli su Sirio impossibili da scoprire senza un telescopio. Secondo lui, i Dogon compresero la natura binaria di Sirio, che è, infatti, composta da due stelle di nome Sirio A e Sirio B. Questo portò Robert Temple a credere che i Dogon avessero dei collegamenti “diretti” con gli esseri provenienti da Sirio. Mentre alcuni potrebbero dire (you can’t be Sirius);), un gran numero di società segrete (le quali, compresero tra le loro fila, alcune delle persone più influenti del mondo) e sistemi di credenze insegnano che esiste una connessione mistica tra l’umanità e Sirio .

Nella mitologia Dogon, l’umanità si dice fosse nata dai Nommo, una razza di anfibi che abitava un pianeta in orbita attorno a Sirio. La leggenda continua dicendo che “discesero dal cielo in un vascello che produceva fuoco e tuoni” e insegnarono all’uomo profonde conoscenze. Questo portò Robert Temple a teorizzare che i Nommo fossero extraterrestri abitanti di Sirio che, ad un certo punto, in un lontano passato, arrivarono sulla Terra per insegnare alle antiche civiltà (come gli Egiziani e i Dogon) nozioni riguardo il nostro sistema solare e quello di Sirio. Queste civiltà avrebbero poi riportato gli insegnamenti dei Nommo nelle loro religioni rendendoli punti focali degli insegnamenti misterici.

Il sistema mitologico Dogon è sorprendentemente simile a quello di altre civiltà come i Sumeri, gli Egizi, i Babilonesi e gli israeliti in quanto include il mito archetipico di un “grande maestro che proviene dall’alto”. A seconda della civiltà, questo grande maestro è noto come Enoch, Thoth o Ermete Trismegisto e si dice abbia insegnato all’umanità le scienze teurgiche. Nelle tradizioni occulte, si ritiene che Thoth-Hermes fosse il maestro del popolo di Atlantide, che, secondo la leggenda, divenne la civilità più avanzata del pianeta prima del Diluvio Universale (resoconti di un diluvio possono essere trovati nel mitologie di innumerevoli civiltà). I sopravvissuti di Atlantide navigarono verso vari paesi, tra cui l’Egitto, dove diffusero le loro avanzate conoscenze. Gli occultisti ritengono che le inspiegabili somiglianze tra civiltà lontane (come i Maya e gli Egizi), possano essere spiegate da un comune contatto con Atlantide.

 “Fu messa al sicuro la conoscenza religiosa, filosofica e scientifica posseduta dai chierici di Atlantide, dopo che la catastrofe cancellò ogni traccia dell’isola? Il culto solare atlantideo è stato perpetuato nel ritualismo e cerimonialismo cristiano e pagano. Sia la croce che il serpente erano emblemi Atlantidei della sapienza divina. I progenitori (Atlantidei) divini dei Maya e dei Quichés dell’America centrale coesistevano all’interno della luminosità verde/azzurra di Gucumatz, il serpente “piumato”. I sei saggi “nati nei cieli” si manifestarono come centri di luce uniti o sintetizzati dal settimo – e capo – del loro ordine, il serpente “piumato”. Il titolo di serpente “alato” o “piumato” fu applicato a Quetzalcoatl o Kukulcan, l’iniziato dell’America centrale. Il centro della saggezza/religione Atlantidea era presumibilmente un grande tempio piramidale che si ergeva sul bordo di un altopiano nel bel mezzo della Città dalle Porte d’Oro. Da qui i sacerdoti iniziati alla sacra piuma uscivano, portando le chiavi della Saggezza Universale fino agli estremi confini della terra.

(…)

  Dagli Atlantidei il mondo non ha solo ricevuto un patrimonio inestimabile di arti, misteri, filosofie, scienze, etica e religioni, ma anche un’eredità di odio, conflitti e perversione. Gli Atlantidei fomentarono e scatenarono la prima guerra e si disse che tutte le guerre successive vennero combattute in uno sforzo inutile per giustificare la prima e poter eventualmente correggere l’errore che la causò. Prima che Atlantide sprofondasse, i suoi iniziati spiritualmente illuminati, i quali si resero conto che la loro terra era stata condannata in quanto si era allontanata dalla Via della Luce, scapparono dallo sfortunato continente. Portando con se le dottrine sacre e segrete, questi Atlantidei si stabilirono tra gli egiziani, dove divennero i loro primi governanti “divini”. Quasi tutti i grandi miti cosmologici che formano la base dei vari libri sacri del mondo si basano sui rituali dei Misteri Atlantidei. “3

Thoth-Ermete Trismegisto, è l’equivalente dei Nommo Dogon, i quali si ritiene provenissero da Sirio? I testi antichi riguardanti Hermes lo descrivono come un maestro dei misteri “porveniente dalle stelle”. Inoltre, Thoth-Hermes era direttamente collegato con Sirio nella mitologia egizia.

  “La stella del cane: la stella veniva adorata dagli egiziani e riverita dagli occultisti, dal popolo, perché il suo sorgere eliaco con il Sole, era un segno delle benefiche inondazioni del Nilo, dai mistici perché viene misteriosamente associata a Toth- Hermes, dio della saggezza, e a Mercurio, in un’altra forma. Così Sothis-Sirio aveva, ed ha ancora, un’influenza mistica e diretta sopra il creato, ed è collegato a quasi ogni dio e dea. Fu “Iside nel cielo” e venne chiamato Iside-Sothis, in quanto Iside era “nella costellazione del cane”, come dichiarato nei monumenti a lei dedicati. Essendo connessa con la Piramide, Sirio era, quindi, collegata ai rituali iniziatici che avevano luogo in essa. “4

  “Il trattato Trismegistico ‘La Vergine del Mondo’ si riferisce al ‘Rito Nero’, collegato con l’Osiride Nero, come il più alto grado iniziatico segreto possibile, nell’antica religione egizia – è l’ultimo segreto dei misteri di Iside. Questo trattato dice che Hermes giunse sulla Terra per insegnare agli uomini la civiltà per poi “tornare di nuovo fra le stelle”, a casa, lasciandosi alle spalle la tradizione misterica egiziana con i suoi segreti celesti che un giorno forse, verranno decodificati. “5

Interpretare la mitologia delle culture antiche, non è una scienza esatta e le connessioni sono intrinsecamente difficili da provare. Tuttavia, il collegamento simbolico tra Sirio e la conoscenza occulta è sempre presente nel corso della storia attraversando immutato il corso dei secoli. Infatti, lo si venera oggi come lo si venerava millenni fà. Le moderne società segrete come la massoneria, i Rosacroce e la Golden Dawn (considerati ordini ermetici in quanto i loro insegnamenti si basano su quelli di Ermete Trismegisto) attribuiscono tutte, un significato fondamentale alla stella. Uno sguardo preparato al loro simbolismo può evidenziare la profonda connessione tra Sirio e la filosofia occulta.

SIRIO NEL SIMBOLISMO OCCULTO E NELLE SOCIETA’ SEGRETE

Affermare che Sirio è “importante” per gli ordini ermetici sarebbe un eufemismo. La stella del cane è niente di meno che il fulcro degli insegnamenti e del simbolismo delle società segrete. Una prova di questo fatto: molte si sono ispirate a Sirio per il proprio nome.

NEI TAROCCHI

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Il diciassettesimo Arcano Maggiore si chiama Les Etoiles (Le stelle in francese), e ritrae una ragazza inginocchiata con un piede in acqua e con la posizione del corpo che ricorda in qualche modo una svastica. Ha due urne, che riversa in mare e in terra. Sopra la testa della giovane donna ci sono otto stelle, una delle quali è eccezionalmente ampia e luminosa. Il Conte de Gébelin considera la grande stella Sothis o Sirio e le altre sette come i sacri pianeti degli antichi. Ritiene che la figura femminile sia Iside nell’atto di provocare le inondazioni del Nilo che accompagnano il sorgere della stella del Cane. La figura nuda di Iside potrebbe significare che la natura non riceve la sua verde veste fino alle inondazioni del Nilo le quali rilasciano la vita germinale di piante e fiori. 6

IN MASSONERIA

Nelle logge massoniche, Sirio è conosciuto come la “Stella Splendente”. Uno semplice sguardo alla sua importanza nel simbolismo massonico rivelerà chiaramente la sua estrema importanza. L’autore massonico, William Hutchinson, scrisse su Sirio: “Nella Loggia è il primo e più elevato oggetto su cui va posta l’attenzione”. Allo stesso modo in cui la Luce di Sirio si faceva strada nella grande piramide durante i riti di iniziazione, così oggi è possibile ritrovare il suo simbolo all’interno delle logge massoniche.

   “Gli antichi astronomi videro tutti i grandi simboli della massoneria nelle stelle. Sirio brilla nelle nostre logge come la Stella Splendente. “7.

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Sirio, la stella fiammeggiante, al centro del pavimento massonico.

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La stella fiammeggiante risplende sui membri di una loggia massonica

“(La Stella Fiammeggiante) rappresentava in origine Sirio, o stella del cane, il precursore della inondazione del Nilo, il dio Anubi, compagno di Iside nella sua ricerca del corpo di Osiride, suo fratello e marito. Divenne poi l’immagine di Horus, il figlio di Osiride. Figlio di Iside, la quale rappresentava la natura universale, era lui stesso materia primitiva, fonte inesauribile di Vita, scintilla creatrice, seme universale di tutti gli esseri viventi. Fu inoltre Hermes il Dio della Conoscenza, il cui nome in greco è quello di Mercurio. “8

In massoneria, viene insegnato che la stella fiammeggiante è un simbolo di divinità, di onnipresenza (il Creatore è presente ovunque) e di onniscienza (il Creatore vede e sa tutto). Sirio è quindi il “luogo sacro” verso il quale tutti i massoni devono ambire: E’ la fonte del potere divino e la destinazione degli individui divini. Questo concetto è spesso rappresentato nell’arte di ispirazione massonica.

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Nell’arte massonica Sirio viene ritratto come la meta del percorso di ogni massone

Per raggiungere la perfezione, l’iniziato deve correttamente comprendere e interiorizzare la duplice natura del mondo (bene e male, maschile e femminile, bianco e nero, ecc) attraverso una metamorfosi alchemica. Questo concetto è simbolicamente rappresentato dall’unione di Osiride e Iside (il principio maschile e femminile) che da vita a Horus, la star-child, la figura simile a Cristo, l’uomo perfetto della Massoneria – il quale viene identificato con la Stella Fiammeggiante.

   “Il sole e la luna … rappresentano i due grandi principi … il maschio e la femmina … entrambi illuminano loro figlio, la stella fiammeggiante, o Horus.” 9

Il geroglifico egiziano che rappresenta Sirio è stato esotericamente interpretato come una rappresentazione di questa trinità cosmica.

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Il geroglifico che rappresenta Sirio contiene tre elementi: un obelisco “fallico” (che rappresenta Osiride), una cupola “simile ad un utero” (che rappresenta Iside) e una stella (che rappresenta Horus)

Questo concetto è così cruciale per i massoni, che è stato incorporato in alcune delle strutture più importanti del mondo.

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Il Washington Monument, un obelisco egizio che rappresenta il principio maschile, è collegato direttamente con la cupola del Campidoglio, che rappresenta il principio femminile. Insieme producono un’energia invisibile Horus, rappresentata da Sirio. (Per ulteriori informazioni sul Washington Monument, leggete questo articolo).

Come affermato sopra da Albert Pike, il dio egizio Horus e la stella Sirio vengono spesso associati. Nel simbolismo massonico, l’occhio di Horus (o occhio che tutto vede) è spesso raffigurato circondato dalla scintillante luce di Sirio.

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Una tavola massonica raffigurante il sole sopra la colonna di sinistra (che rappresenta il maschile), la luna sopra la colonna di destra (che rappresenta il femminile) e Sirio sopra il pilastro centrale, che rappresenta l’ “uomo perfetto” o Horus, il figlio di Iside e Osiride. Si noti l’​​”occhio di Horus” in Sirio.

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L’occhio di Horus all’interno di un triangolo (a simboleggiare la divinità) circondato dai bagliori/raggi di Sirio.

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L’occhio che tutto vede all’interno della stella fiammeggiante, nell’arte massonica

Data la correlazione simbolica tra l’occhio che tutto vede e Sirio, l’immagine successiva diventa auto-esplicativa.

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La luce dietro all’occhio che tutto vede sulla banconota da un dollaro americano non proviene dal sole, ma da Sirio. Un omaggio a Sirio quotidianamente portato nelle tasche di milioni di cittadini.

L’ORDINE DELLA STELLA D’ORIENTE

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Il simbolo dell’ordine della stella d’oriente è molto simile alla stella fiammeggiante della massoneria

Considerata la “versione femminile” della massoneria (anche gli uomini tuttavia possono entrarci), l’Ordine della Stella d’Oriente (OES) venne chiamata così in onore di Sirio, la “Stella che sorge a Oriente”. Una spiegazione per il “grande pubblico” sulle origini del nome dell’Ordine sostiene che deriva dalla “Stella d’Oriente” che portò i Tre Magi presso la grotta della natività di Gesù Cristo. Uno sguardo al significato occulto del simbolismo dell’Ordine rende tuttavia chiaro che OES è un riferimento a Sirio, la stella più importante della Massoneria, l’organizzazione madre dell’ordine.

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Un’opera dell’Oes che ritrae Sirio sopra la grande piramide

MADAME BLAVATSKY, ALICE BAILEY E LA TEOSOFIA

Helena Blavatsky e Alice Bailey, le due principali figure associate alla Teosofia, considerano entrambe Sirio fonte di potere esoterico. La Blavatsky affermò che Sirio esercita un’influenza mistica su tutti gli esseri viventi ed è collegato ad ogni grande religione dell’antichità.

Alice Bailey vede la Stella del Cane come la vera “Grande Loggia Bianca” e crede che sia il luogo d’origine della “Gerarchia Spirituale”. Per questo motivo si considera Sirio, come la “stella dell’iniziazione”.

“Questa è la grande stella dell’iniziazione perché la nostra Gerarchia (espressione del secondo aspetto della divinità) è sotto la supervisione o sotto il controllo spirituale magnetico della Gerarchia di Sirio. Queste sono le principali influenze di controllo con cui il Cristo cosmico lavora sul principio del Cristo nel sistema solare, nel pianeta, nell’uomo e nelle espressioni inferiori della vita. Viene esotericamente chiamata la “brillante stella della sensibilità.” 10

Non diversamente dalla maggior parte degli scrittori esoterici, Bailey ritiene che Sirio abbia un grande impatto nella vita umana.

“Tutto quello che si può fare nel trattare questo importante tema è elencare brevemente alcune delle influenze cosmiche che sicuramente influiscono sulla nostra terra producendo risultati nelle coscienze di ogni individuo e che durante i rituali iniziatici producono certi tipi di fenomeni.”

   In primo luogo vi è l’energia o forza emanata dalla stella Sirio. Cercando di esprimere a parole il concetto, l’energia del pensiero, o forza mentale, nella sua totalità, raggiunge il sistema solare da un lontano centro cosmico attraverso Sirio. Sirio funziona da trasmettitore, o da punto focale, da cui partono quelle influenze che producono l’autocoscienza nell’uomo. “11

ALEISTER CROWLEY, L’A.A. E KENNETH GRANT

Nel 1907, Crowley fondò il suo ordine occulto chiamandolo A.A. – Abbreviazione di Astrum Argentium, che può essere tradotto con ‘L’Ordine della Stella d’Argento’. La ‘Stella d’Argento’ era, naturalmente, un riferimento a Sirio. Anche se Crowley si riferì quasi sempre alla stella del cane in termini velati, tutta la sua filosofia magica, dal suo sviluppo ai tempi della massoneria arrivando fino agli ultimi anni nell’OTO, era completamente in linea con l’influenza Siriana, che venne identificato ed espresso da altri scrittori della sua epoca. Il presunto contatto con il suo Santo Angelo Custode che lo portò successivamente alla stesura del ‘Liber AL:The Book Of The Law’ tramite canalizzazione (fece da medium per l’”Angelo), si crede abbia avuto origine da Sirio.

Se Crowley utilizzava parole in codice per descrivere Sirio, il suo protetto Kenneth Grant scrisse esplicitamente e ampiamente sulla stella del cane. Nei suoi numerosi libri, descrive spesso Sirio come un potente centro di potere magico magnetico. La sua convinzione che la stella fosse la chiave centrale per svelare i misteri delle tradizioni egiziane e tifoniane si rafforzò nel tempo e divenne lo scopo principale delle sue ricerche. Una delle tesi più importanti e controverse di Grant fu la sua scoperta della “corrente Sirio / Set”, che è una dimensione extra-terrestre che connette Sirio, la Terra e Set, il dio Egiziano del Caos – che verrà associato in seguito a Satana.

  “Set è l’iniziatore, il mezzo di apertura delle coscienze umane ai raggi del Dio immortale Sirio – il Sole del Sud” 12.

 “Sirio, o Set, fu “l’uno senza testa” originale – la luce della regione inferiore (al sud) conosciuta (in Egitto) come An (il cane), quindi Set-An (Satana), il signore delle regioni infernali, il luogo del calore,  a cui venne dato successivamente il nome di “inferno” da una interpretazione moralistica. “13

Anche se ogni filosofia occulta descrive Sirio in maniera leggermente differente, viene ancora considerato il “sole dietro il sole”, la vera fonte del potere occulto. La stella viene reputata la culla della conoscenza umana e persiste la convinzione che vi sia un forte collegamento tra la razza umana e questo astro. C’è un vero collegamento tra Sirio e la Terra? La stella del cane è un simbolo esoterico che rappresenta qualcosa che avviene nel regno spirituale? E’ entrambe le cose? Un fatto è certo, il culto di Sirio non è una “cosa del passato” anzi è più vivo che mai ai giorni nostri. Un sguardo in profondità alla nostra cultura popolare, pesantemente influenzata dal simbolismo occulto, rivela numerosi riferimenti a Sirio.

SIRIO NELLA CULTURA POPOLARE

I riferimenti diretti a Sirio nella cultura popolare, sono troppi da elencare (ad esempio, provate a visualizzare il nome ed il logo della più importante radio satellitare del mondo). Un aspetto più interessante da analizzare sono i riferimenti codificati a Sirio. Importanti film hanno infatti, al loro interno, dei velati ma profondi riferimenti alla stella del cane (apparentemente destinati a coloro “che sanno”), dove la star interpreta lo stesso ruolo che avrebbe nelle scuole misteriche: quello di insegnante divino o iniziatore. Ecco alcuni esempi.

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In Pinocchio della Disney, basato su una storia scritta dal massone Carlo Collodi, Geppetto prega la stella più luminosa del cielo perchè gli conceda un “bambino vero”. La fata turchina (il suo colore è un riferimento alla brillantezza azzurra di Sirio), discende allora dal cielo per dare vita a Pinocchio. Nell’impresa che vedrà il burattino tentare di diventare un ragazzo (un’allegoria per l’iniziazione esoterica), la fata turchina guiderà Pinocchio sulla “retta via”. Sirio viene quindi rappresentato come fonte di vita, una guida e un maestro. (Per ulteriori informazioni vedi l’articolo sull’interpretazione esoterica di Pinocchio)

Anche la colonna sonora del film Pinocchio è un’ode a Sirio:

When you wish upon a star, makes no difference who you are
Anything your heart desires will come to you

If your heart is in your dreams, no request is too extreme
When you wish upon a star as dreamers do

(Fate is kind, she brings to those who love
The sweet fulfillment of their secret longing)

Like a bolt out of the blue, fate steps in and sees you thru
When you wish upon a star, your dreams come true

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In Harry Potter, il personaggio Sirius Black è un probabile riferimento a Sirio B. (la stella più “scura” del sistema binario di Sirio ‘). E’ il padrino di Harry Potter, il che rende Sirio, ancora una volta, un maestro e una guida. Il mago può trasformarsi in un grosso cane nero, un altro collegamento alla “stella del cane”.

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In “The Truman Show”, un riflettore – utilizzato per imitare la luce di una stella nel mondo fittizzio di Truman – cade dal cielo sfiorandolo. L’etichetta sul riflettore lo identifica come Sirio. L’incontro tra Sirio e Truman diede a quest’ultimo un assaggio di “vera conoscenza” e stimolò la sua ricerca della verità. Sirio è dunque la “stella dell’iniziazione”. Ha fatto capire a Truman i limiti del suo mondo costruito (il nostro mondo materiale) conducendolo verso la libertà (l’emancipazione spirituale).

CONCLUDENDO

Dagli albori della civiltà fino ai tempi moderni, dalle remote tribù dell’Africa alle grandi capitali del mondo moderno, Sirio era – ed è ancora visto come portatore di vita. Nonostante la disparità tra le culture e le epoche, vengono riconosciuti gli stessi attributi misteriosi alla stella del cane, che può indurci a chiederci: come possono tutte queste definizioni sincronizzarsi in modo così perfetto? Esiste una fonte comune per questi miti di Sirio? La stella del cane è da sempre associata alla divinità ed è considerata una fonte di conoscenza e potere. Queste connessioni sono particolarmente evidenti quando si esaminano gli insegnamenti e la simbologia delle società segrete, che insegnano da sempre l’esistenza  di un collegamento mistico con questo particolare corpo celeste. C’è un legame segreto tra l’evoluzione umana e Sirio? Risolvere questo enigma significherebbe svelare uno dei più grandi misteri dell’umanità.

Fonte



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