C’è una piccola isoletta lontana da tutto il resto del mondo, sperduta nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico. Un’isola di soli 98 kmq, abitata da 262 fieri cittadini britannici. Si chiama Tristan da Cunha, dista 2.816 km (1750 miglia) dal Sud Africa e 3.360 km (2088 miglia) dal Sud America. Ed è letteralmente sperduta in mezzo all’oceano.
Tanto per rendere l'idea
di dove si trovi l'isola....
L’arcipelago (che ha lo stesso nome dell’isola principale) è composto da altre due isole disabitate per un totale di 201 kmq. Non vi aspettate la classica isola dalla sabbia fine, le palme, il mare cristallino dove illudersi di trascorrere gli anni della pensione… Questa è un altro genere di isola. Tristan è di origine vulcanica, coperta da vegetazione, dal clima freddo e ventoso che ricorda i paesi del nord Europa. Fa parte del Regno Unito in quanto territorio britannico d’oltremare, praticamente un rimasuglio dell’impero coloniale che non ha ancora chiesto, e non intende chiedere, l’indipendenza. La principale fonte di sostentamento dell’isola è il commercio di francobolli (è vero, non è uno scherzo!), infatti i francobolli emessi in Tristan sono particolarmente rari. Oltre a commerciare in francobolli, i pochi abitanti dell’isola coltivano anche i terreni (in verità pochi, essendo di origine vulcanica) e pescano aragoste. Come si può ben immaginare le tare ereditarie non sono rare, tant’è che in tutta la popolazione sono presenti solo 8 cognomi diversi, e cioè quelli degli 8 fondatori maschi della colonia (2 inglesi, 2 americani, uno scozzese, un olandese e 2 italiani). La capitale dell’isola ha un nome d’altri tempi: Edinburgh of the Seven Seas (Edimburgo dei sette mari). Non è un nome meraviglioso per una città su un’isola sperduta? Mi fa venire in
mente Jules Verne…
Dopo aver conosciuto la storia di questa piccola isoletta vi è venuta voglia di visitarla? Bene, sappiate allora che non è così semplice. Innanzitutto non è raggiungibile via aereo, ma solo via nave. Peccato però che l’isola non sia dotata di un porto (sempre a causa della sua origine vulcanica). Quindi per accedervi occorre ancorare la nave al largo e trasferire armi e bagagli su una barchetta con la quale si può raggiungere l’isola (un po’ scomodo ma molto romantico tutto ciò). Le isole più vicine (parola molto relativa in questo caso) e dalle quali partono le navi con destinazione Tristan, sono Sant’Elena (quella di Napoleone) che dista solo 2.500km, e quella di Ascensione che ne dista 3.300. Una volta organizzato il viaggio, occorre avere il permesso dell’amministratore locale, senza il quale non si può sbarcare sull’isola (questo è un po’ meno romantico). Per ottenerlo è necessario fornire, oltre ai dati personali, anche alcune informazioni più particolari come lo scopo della visita e l’alloggio prescelto; a discrezione dell’amministratore locale può all’occorrenza essere richiesto anche un certificato penale. Diciamo che gli abitanti di Tristan tengono molto alla loro privacy! Non trovate che tutto questo alone di mistero (l’approdo difficoltoso, il lungo viaggio, la richiesta del permesso) la rendano ancora più affascinante? Quasi quasi mi viene voglia di partire….
Tristan da Cunha vista dall'alto