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La misura della felicità

Creato il 09 giugno 2014 da Fedetronconi

Un inno all’amore:

l’amore di un padre per la figlia

l’amore di un uomo per una donna

l’amore di tutti noi per i libri e per la lettura

Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Disprezza i libri che vende (mentre quelli che non vende gli ricordano quanto il mondo stia cambiando in peggio) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che gli sono rimasti, capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di «abbassare i prezzi». Una sera, però, tutto cambia: rientrando in libreria, A.J. trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all’infanzia; ha in mano un biglietto, scritto dalla madre: Questa è Maya. Ha due anni. È molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata. Seppur riluttante (e spiazzando tutti i suoi conoscenti), A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga l’esistenza. Perché Maya è animata da un’insaziabile curiosità e da un’attrazione istintiva per i libri – per il loro odore, per le copertine vivaci, per quell’affascinante mosaico di parole che riempie le pagine – e, grazie a lei, A.J. non solo scoprirà la gioia di essere padre, ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio, trovando infine il coraggio di aprirsi a un nuovo, inatteso amore… La misura della felicità è una dichiarazione d’amore per la vita e le sorprese che ci riserva, ma soprattutto per i libri e i lettori, perché, come ci insegna la storia di A.J. Fikry, condividere un libro è il modo migliore per aprire il nostro cuore e raccontare qualcosa di noi.

La misura della felicità

Commento dopo commento, A.J. Fikry accumula una splendida eredità per la sua Maya: un tesoro fatto di osservazioni e consigli di lettura che offrono spunti interessanti anche ai lettori di La misura della felicità. Ecco i libri di cui parla: “Cosciotto d’agnello”  Roald Dahl, “Il diamante grosso come l’Hotel Ritz” F. Scott Fitzgerald, “La fortuna di Roaring camp” Bret Harte, “Quanto il mondo” Richard Bausch, “Un brav’uomo è difficile da trovare” Flannery O’Connor, “La famosa rana saltatrice della Contea di Calaveras” Mark Twain, “Le ragazze nei loro abiti estivi” Irwin Shaw, “Conversazione con mio padre” Grace Paley, “Un giorno ideale per i pescibanana” J.D. Salinger,  ”Il cuore rivelatore” E.A. Poe, ” Testa di Ferro” Aimee Bender, “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore” Raymond Carver, “Il libraio che imbrogliò l’Inghilterra” Roald Dahl.


 Il booktrailer del libro realizzato da IlLibraio

Laureata in Lettere a Harvard, da diversi anni Gabrielle Zevin ha intrapreso con successo la carriera di scrittrice e autrice cinematografica.
Nel 2007, per la sceneggiatura di Conversations with Other Women, il film con Aaron Eckhart e Helena Bonham Carter, è stata nominata agli Independent Spirit Awards, i prestigiosi premi per il cinema indipendente americano. Entrato nella classifica del New York Times grazie al passaparola dei lettori, La misura della felicità è in corso di traduzione in tutto il mondo ed è la conferma del talento di un’autrice unica.

«La misura della felicità è un romanzo meraviglioso,
che guarda con ottimismo al futuro dei libri, delle librerie
e di chi non può fare a meno di entrambe.»
WASHINGTON POST

Nelle librerie italiane dal 19 giugno

La misura della felicità

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