La moda è solo per le taglie 38?

Qualche giorno fa per caso mi sono imbattuta in questo articolo e ci sono rimasta davvero male. L'articolo parla di una particolare 'politica' attuata dal marchio Abercrombie&Fitch. Vi riporto alcuni passaggi dell'articolo:
A quanto sembra Mike Jeffrey, 68 anni, attuale presidente e amministratore delegato dal 1992, «non vuole che i suoi clienti vedano donne che non possano indossare i suoi abiti stretti e modellati». Il concetto di Jeffrey è molto semplice: sono benvenute solo le persone che sono effettivamente sexy nei capi Abercrombie. In altre parole, sottolinea Lewis: «Coloro che indossano la sua moda devono sentirsi come se appartenessero ai "ragazzi fighi"». «Uncool» per Abercrombie sono apparentemente solo le donne con quale chilo di troppo. Tale concetto, infatti, non vale per gli uomini.«in ogni scuola ci sono i ragazzi fighi e popolari, e poi ci sono i bambini non così "cool". E, dovendo essere sinceri, noi ci occupiamo dei ragazzi fighi, quei ragazzi attraenti che hanno un certo tipo di atteggiamento e con un sacco di amici. Molte persone, semplicemente, non entrano nei nostri vestiti e non ci entreranno mai. Escludiamo della gente? Certamente».per i commessi mezzi nudi del negozio milanese di corso Matteotti gli errori sul lavoro si pagano con dieci piegamenti, sulle braccia per gli uomini e sulle gambe per le donne. 
Riguardo ai piegamenti ho trovato anche dell'altro:Parla chiaro una mail inviata lo scorso aprile dal responsabile del settore «Loss and prevention» di Milano, il dipartimento che all’interno del negozio cerca di evitare eventuali furti e garantire la sicurezza. «Da oggi ogni volta che faremo un errore — radio non presidiata, compiti non eseguiti o non completati — dovremo eseguire dieci flessioni. Squat per le donne. Questo ci porterà un grande risultato: impareremo di più dai nostri errori».La pensa in modo "leggermente" diverso invece H&M; il marchio non solo è molto più economico, ma non ha taglie limitate alla 44: H&M mira a vestire tutte le donne, non solo le clienti magre, come ci dimostra la collezione costumi per donne curvy dalla 46 alla 56.
La modella, Jennie Runk, una taglia 50, porta con disinvoltura costumi interi stampati e bikini che non la sminuiscono affatto, anzi!!
Non è la prima volta che il marchio sceglie modelle curvy (basta pensare alla meravigliosa Beyoncè, atletica ma tutta curve), e non si limitano solo ai costumi da bagno: Guardate ad esempio qualche immagine della collezione Primavera-Estate 2012, indossata da Tara Lynn (con il suo viso PAZZESCO)!

Io penso che non sta scritto da nessuna parte che la moda è riservata a una certa tipologia di donna, e che nessuno può dire chi può permettersi di seguirla e chi no. Ogni casa di moda è libera poi di produrre solo minigonne che donerebbero solo a una 36 e di fare sfilare modelle anoressiche, ma perchè? A loro cosa cambia? Da Abercrombie non possono entrare ragazze in carne? Perfetto, andranno a lasciare i soldi che avrebbero pagato li da un'altra parte dove verranno accettate con pari dignità, come da H&M, dato che non c'è NIENTE di male a portare una L, così come non c'è niente di male a portare una XS se si è magre di costituzione (e non se si è diventate così magre soffrendo per rientrare nei canoni della moda prestabiliti da qualcuno).Poi mi fanno rabbia gli stilisti uomini che osannano le modelle che fanno la fame per sfilare per loro. Vorrei proprio vedere se nella vita reale preferirebbero una ragazza scheletrica di loro o una come Jennie o Tara che riempiono egregiamente i costumi da bagno e i vestiti.Perchè una ragazza formosa deve essere trattata dalla moda come un cane rabbioso? Non lo capisco proprio. Per fortuna non tutti i marchi la pensano così, e spero che in futuro il mondo della moda si renda conto dell'ingiustizia di tutto ciò.
E voi cosa ne pensate?