...ovvero un'eroina d'altri tempi che ispira un trend attualissimo.
Leggere Jane Eyre è qualcosa che avrei voluto fare già molto tempo fa, eppure c'è sempre stato qualche altro libro ad avere la priorità su di lei. Proprio come accade nella sua vita, in cui l'eroina emerge e si fa amare per gradi, così è stato per il mio cuore, all'inizio mosso da semplice compassione e poi definitivamente e irrimediabilmente innamorato di lei. Questa figura così esile, non particolarmente avvenente eppure così ricca di forza e allo stesso tempo di quella dolcezza che ci mette un po' per venir fuori, come le fragranze di alcuni profumi che all'inizio lasciano interdetti per poi esplodere in mille note di piacere per l'olfatto, ecco, Jane Eyre è così: simbolo di forza femminile, integrità, intelligenza, indipendenza, cultura, austerità ed eleganza.Ventisette anni ho aspettato per capire che Jane Eyre, istitutrice orfana nata dall'incredibile abilità di Charlotte Brontë, è la mia donna ideale, il modello a cui aspiro e che porterò con me per sempre.Non a caso Zeffirelli, regista noto per aver portato in scena eroi ed eroine di libri e romanzi famosi (per esempio, "Amleto" con Mel Gibson, Maria di "Storia di una Capinera" di Giovanni Verga) ha dipinto, grazie alla bravura di Charlotte Gainsbourg, un ritratto ben riuscito di Jane.
Del resto, la Gainsbourg è fisicamente perfetta per questo ruolo: esile, non bella, eppure una delle donne più affascinanti che ci siano. Peccato che nel film vengano omesse parti del libro a mio avviso fondamentali per la comprensione della complessità della personalità di Jane (per esempio, il periodo successivo alla fuga dalla casa del signor Rochester). Ho visto immediatamente il film, una volta chiuso il libro, e aspetto di vedere la versione più recente con Mia Wasikowska, che mi piace moltissimo (come avrete notato in questo post) ma che non riesco a immaginare nei panni dell'eroina Jane Eyre.Nel frattempo, l'occhio professionalmente deformato della sottoscritta non ha potuto non dedicare una particolare attenzione ai costumi. E che costumi!!! Un tripudio di seta nera e di bellissimi colletti ricamati ad arte.Il colletto, rigorosamente abbottonatissimo, è decisamente tornato alla ribalta negli ultimi tempi, e a La Gruccia questo trend piace moltissimo!Dall'ultima New York Fashion Week, Yigal Azrouël, p/e 2013, total black collar dress: Ancora, Jil Sander Navy, p/e 2013 (le scarpeeeeee):Richard Chai Love, p/e 2012:Tra gli abiti che ricordano quelli di Jane Eyre, accolatissimi, con la gonna a ruota e stretti in vita, eccone uno di Chado Ralph Rucci (p/e 2013), reso insolito e contemporaneo dal dettaglio colorato sul bordo della gonna.E tra le alternative low cost?Vestito Darling, in vendita qui :B+AB, in vendita qui:Ovviamente Sister Jane, che fa sospirare noi amanti dei collar dresses, in vendita qui: Asos, in vendita qui:Last but not least, COS, in vendita qui:Buon weekend!Madame La Gruccia