Abiti sontuosi, romantici, scintillanti, da giorno da pomeriggio da sera da cocktail, molti dei quali appartenuti a personaggi storici che hanno caratterizzato un’epoca con il loro stile. E’ la moda italiana dal 1861 fino ad oggi raccontata in questa bellissima e imperdibile mostra allestita nel complesso barocco della Reggia della Venaria Reale, che recuperato dopo anni di degrado e incuria, oggi è nell’insieme, splendido. Vale una visita la sola galleria di Diana o la cappella di sant’Uberto, e all’esterno i giardini e la fontana luminosa, che nelle sere d’estate, incanta con lunghi getti d’acqua che danzano e cambiano colore accompagnati dal suono della musica.
E’ l’ambiente ideale per collocare questi abiti da sogno, inseriti in un magico gioco di specchi, che con la mente ci fanno volare in un’epoca caratterizzata da grandi balli, saloni lucenti, leggiadre dame e affascinanti gentiluomini avvolti dalla magia del passato, rendendoci quasi partecipi della scena. Un lungo viaggio nella moda dell’Italia che segue e riflette le vicende storiche sociali politiche e culturali del nostro Paese. Si passeggia tra luci soffuse e splendidi abiti che ci riportano indietro nel tempo, ed ecco l’abito da sera in velluto scuro della contessa di Castiglione, dama bellissima e potente, amica del re e di Cavour, molto vicina ai personaggi illustri del Risorgimento. E poi il lunghissimo regale manto verde appartenuto alla regina Margherita e ancora l’abito bianco di Angelica, indossato da Claudia Cardinale (con un invidiabile vitino da vespa, 54 cm!) nella scena del ballo del film il Gattopardo. Gli abiti, circa 200 e tutti autentici, provengono alcuni da musei e molti dalla storica sartoria teatrale Tirelli-Trappetti di Roma. Gli altri sono creazioni di grandi stilisti, Biki Schubert Capucci Balestra Valentino. Particolarissimo il vestito da prete confezionato dalle sorelle Fontana nel 1955 per Ava Gardner, il “pretino” in seta nera con tanto di bottoni rossi e cappello da monsignore, o l’abito indossato da Alida Valli in “Senso” di Visconti. E ancora i completi di D’Annunzio, e i panciotti futuristi di Marinetti disegnati da Balla. Le sete e i veli che avvolgevano Eleonora Duse e Lina Cavalieri, i luccicanti corti abiti a frange e lamè dell’epoca del charleston, le scarpe dorate di Ferragamo appartenute a Marylin Monroe. Realizzati da mani sapienti gli abiti di tulle e raso o tempestati di ricami perle e lustrini, a palloncino anni ’50, colorati e stravaganti degli anni ”60 e ’70 fino ad arrivare agli stilisti di oggi, Versace e Armani. Meraviglia di stoffe e arte! Per sognare un pò.
La mostra è inserita nei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia e per chi volesse visitarla è aperta fino al 29 gennaio. In questi giorni di vacanze natalizie, lunghe code per entrare, ma ne vale la pena. Naturalmente c’è un grande entusiasmo da parte delle donne, mariti e compagni li ho visti meno interessati. Se volete un consiglio, andateci da sole e godetevi senza fretta questo viaggio al femminile.
Moda in Italia
Sala della Arti della Reggia di Venaria
Piazza della Repubblica
Venaria Reale, Torino
Aperta fino al 29 gennaio