Siamo arrivati al penultimo giorno di fashion week e stasera l’atmosfera è quella tipica della fine della festa, ma una di quelle feste importanti, che mai avremmo voluto mancare!
Abbiamo ricevuto l’invito e, felici come ragazzine, abbiamo pensato per giorni all’abito più adatto, alla pettinatura e al trucco. Quando la fatidica sera è arrivata ci siamo preparate insieme alle amiche, perché i momenti più belli sono quelli condivisi.
E da quel momento è stato tutto un crescendo e ci siamo buttate nella mischia per non perdere nemmeno un attimo. Poi tutte insieme in bagno a sistemarsi il trucco perché mai farsi trovare impreparate e con il rossetto sbavato! E si continua, si chiacchiera, si ride, si balla e si spera non finisca mai finché ad un certo punto qualcuno inizia ad andare via.
In maniera impercettibile la sala si svuota. Sui tavoli alla rinfusa bicchieri ancora mezzi pieni (mai mezzi vuoti) e anche noi in realtà ci sentiamo un po’ sgualcite: l’abito è arricciato, il trucco è un ricordo e dal nostro raccolto una volta perfetto iniziano inesorabilmente a cadere delle ciocche che ci fanno sembrare appena alzate dal letto. Ma ci diamo una sistemata e non molliamo perché saremo le ultime ad andare via e dietro di noi chiuderemo la porta.
La verità è che io adoro tutto questo circo e, come sempre accade quando ci sono di mezzo le passioni, vorrei che non finisse mai perché mi riempie anima e cuore e mi apre mondi sempre nuovi.
Come accade nella sfilata di Roccobarocco che in un attimo è in grado di trasportarci in un dimensione neoclassica, perfettamente in linea con la location scelta. Abiti peplo e silhouette fluide vestono una dea dall’allure metropolitana sottolineata da motivi tribali rielaborati come tatuaggi su alcuni capi o sui dettagli delle giacche. Grande attenzione alla praticità d’uso senza abbandonare il tocco couture tipico della maison. Così nella collezione cappottini strutturati e moderni tailleur convivono con preziosi corpetti dorati in paillettes. La sera è preziosa, opulenta, dorata con dettagli decorativi a testa di leone.
Approccio alla moda completamente diverso per Marianna Cimini, giovane designer che quest’anno ha avuto l’onore di sfilare per la prima volta ad Altaroma. Tema della collezione è la sospensione intesa come stato d’animo e leggerezza. Da qui l’utilizzo di tessuti naturali come il cuperlo, il cotone, il nylon, le sete goffrate e la scelta di eliminare asole e bottoni a favore di chiusure realizzate con fiocchi a contrasto. Le stampe sono disegni originali di Marianna fatte su base bianca e tessuti plissettati che donano un particolare movimento negli abiti indossati. La palette è basica con tanto bianco al quale si affiancano il nero, il verde menta e il lilla. Particolarità della collezione è lo sviluppo del concetto delle 24 ore: tutti i pezzi infatti sono combinabili tra loro per accompagnarci durante tutto l’arco della giornata.
Altro brand che sta crescendo molto e che presenta ogni stagione novità interessanti è Akkua che propone sneakers che si ispirano al concetto di barefoot. Più che una calzatura, un calzare destinato al benessere quotidiano poiché protegge il piede lasciandolo libero di compiere movimenti che garantiscono benefici per tutto il corpo oltre al rispetto della naturale postura fisiologica. L’ispirazione della collezione per la prossima primavera-estate arriva dagli anni ’80 in cui si mescolano materiali all’avanguardia e motivi optical, stampe che richiamano la Florida e l’America delle stelle e strisce.
Alessia