Tanto tempo fa (ok, nemmeno due 60 giorni fa puntigliosette, concedetemi la licenza poetica per una volta) avevo fatto una solenne promessa a me stessa e a voi: non parlare mai più della collezione di Margiela per H&M perché forse avevo un * po' * rotto * le * scatole. *
E invece, oggi, da persona seria quale sono, sono tornata a parlare proprio di quella collezione perché finalmente ho coronato il mio sogno d'amore ricongiungendomi con la mia giacca da Shinigami.
Ma facciamo un passo indietro.
In quella famosa mattina del 15 Novembre 2012 mi ero recata con tutta calma in San Babila, avevo comprato la mia tanto amata circle shirt e, non contenta (e in vacanza, sigh, che bei momenti) avevo iniziato a provare qualsiasi cosa.
Il maglione over era davvero troppo over, le scarpe facevano malissimo, il vestito blu non ero nemmeno riuscita a capire come dovesse venire indossato (e questo la dice lunga sulla gente che leggete, vi avviso) ma ero rimasta piacevolmente sorpresa dalla biker jacket destrutturata.
Fortunatamente 249 buoni motivi ci hanno tenute separate...... fino a ieri!
Ieri, mentre facevo un giretto alla ricerca di maglioni da uomo, sono finita da h&m in San Babila.
Ho dribblato commesse in lacrime, vestiti luccicanti e maglioni pelosissimi e mi sono trovata davanti ad uno scaffale dove erano esposti i capi invenduti della collezione del nostro amico
Giacchine scamosciate beige, pantaloni un po' informi, completi indianeggianti, vestiti in cui non sono mai riuscita ad entrare, vestiti di pelle e... lei, la giacchina destrutturata che tanto avevo amato a Novembre.
Eddai, non vogliamo darle una possibilità? Tanto è lì, non se la fila nessuno... La riprovo, è subito (nuovamente) grande amore.
Guardo l'etichetta rossa che dice urla ''Ehy, sono al 50% di sconto! Comprami!'' Guardo l'etichetta originale e, sorpresa, non vedo nessun 249€ ma bensì 129€.
Non sono bravissima a fare i calcoli ma mi rendo conto ben presto che 129 non è la metà di 249.
Fermo una commessa (che si stava nascondendo in un angolo cercando di mimetizzarsi fino all'orario di chiusura) e le chiedo con aria ingenua sbattendo le ciglia:''Ma sbaglio o costava 249€? Questo 129€ è il prezzo scontato per caso?''
La commessa, felice che non le avessi chiesto di fare le scale fino al reparto uomo per portarmi chissà cosa cinguetta:
''Sì, in realtà costava 249€ ma l'abbiamo ribassata a 129€ e adesso il 50% è da applicare sul prezzo ribassato.''
Resisto all'impulso di abbracciarla e nella mia mente appare un meme (cosa che mi fa capire che passo troppo tempo su internet)
Volo alle casse, pago, abbraccio la mia giacca ed esco felice.
La sera decidiamo di andare a mangiare un hamburger e, incurante del fatto che sia Gennaio, decido di indossare la mia nuova giacca e morire congelata (ma felice) al suo interno.Dopo 5 minuti mi rendo conto dei primi problemi connessi all'indossare una giacca destrutturata.1. Riuscire a beccare l'apertura giusta per le braccia è un casino.
2. Tenere una borsa a tracolla è qualcosa di impensabile.
(Prima immagine: ''C'è nessuno che riesce a far passare la tracolla sopra le ali della giacca? Aiutoo??''
Seconda immagine: ''Tsk, sciocchezze, ci sarei riuscita anche a occhi chiusi, sono proprio un genio.'')
Insomma, alla fine delle fiera (e dopo 39 righe che forse potevamo evitarci) cosa abbiamo capito da questa esperienza?
1. Margiela non è Marni. A nessuno piacciono le giacche rotte quindi due mesi dopo le troverete a 64€.2. Il tempo non cambia le cose ovvero amo questa giacca ma mi rendo conto di assomigliare a Ryuk ogni volta che la indosso.
Ryuk in Margiela per H&M