Ieri alle 14.30 in punto sono salito sul ripetitore della Vodafone e dopo avere sostato dodici minuti in padmasana attendendo invano un’epifania del numinoso ho innalzato la bandiera della sobrietà verso i cieli glabri e indifferenti.
Una volta disceso ho narcisisticamente mirato il mio riflesso nella chiazza di gasolio eiaculata da un TIR: la potenza equivalente irraggiata dal ripetitore, prossima a lambire i dieci kilowatt, mi aveva reso ineludibilmente biondo.
Oggi il sole intende riflettersi sulla mia nuova bella lunga bionda chioma. Così pervicace abbaglio dal balcone frontestrada: il condòmino prospicente, l’elicotterista radente, il tecnico Enel imbragato al lampione pigro, lo stilita bunueliano tentato invano, l’arcangelo depresso che guarda nelle case altrui in cerca di una calda moka fumante che rivitalizzi e corrobori la sua fede perduta.
Su Iris c’è un film dove tutti fanno l’amore con tutti tranne me da venti minuti facendomi raffreddare le trenette al pesto. Nessuno è biondo nel film. Non vogliono i biondi nei film francesi dove tutti fanno l’amore con tutti tranne me. Li scartano direttamente ai casting. Se nei film francesi tutti facessero l’amore con me delle trenette fredde non me ne importerebbe nulla.
Ora nel film francese nessuno fa più l’amore. Ora nel film francese tutti piangono, si abbracciano e si dicono addio. La voce fuori campo ha detto qualcosa sulla morte. Ero distratto dall’esigenza di riportare le mie trenette a una temperatura commestibile agitando la mia padella come un prete il suo turibolo. Spero non sia morto nessuno di biondo.
La canzone della sigla finale è “Smisurata preghiera” di deandrè/fossati. Una volta ho fatto un figlio con una ragazza a cui piaceva tanto De Andrè. Il figlio nacque bruno. Allora non ero ancora biondo. Chissà se il ripetitore della Vodafone oltre ai miei capelli ha alterato anche il mio DNA facendomi geneticamente biondo. Intrinsecamente biondo. Ontologicamente biondo. Se domani genererò figli biondi lo capirò. Se i miei figli di domani saranno biondi li chiamerò GSM, TACS e UMTS.