Jhumpa Lahiri, scrittrice americana di origini bengalesi, premio Pulitzer del 2000, è spietata nel raccontare quel che abbiamo dentro, con una scrittura acuminata, sottile e tagliente riuscendo però a scrivere, nonostante tutto, una libro gentile.
La storia è ambientata tra Calcutta e il Rhode Island e racconta di una famiglia, anzi di tre destini solitari dentro ad una storia familiare che copre quarant’anni, due continenti e i destini interi, completi, dei protagonisti. In mezzo ci sono gli anni di piombo indiani, simili ai nostri Settanta, dove poteva capitare di morire da ragazzi per una passione malintesa, con tutto quello che una morte giovane e drammatica porta in una famiglia. E c’è una figura difficilissima da raccontare: quella di una madre che non sa amare la figlia.
Jhumpa Lahiri, silenziosamente e con pacatezza, segue queste tre storie senza giudicare nessuno, stando sempre un passo indietro rispetto ai suoi personaggi.
La moglie di Jhumpa Lahiri – Guanda