
Sono risalito sul monte Gelbison dopo venticinque anni ed i ricordi erano lì ad aspettarmi.
Si partiva di notte, in pullman. Si arrivava ai piedi della montagna che l’alba ancora non era pronta per il suo turno. Nonostante fosse piena estate, l’aria era fredda ed incoraggiava la salita. La montagna la si affrontava per fede: chiedere una grazia o ringraziare per averla ricevuta, percorrendo sempre lo stesso sentiero segnato nei secoli.


“…si si, Gesù esiste, ma deve la sua importanza al fatto di essere figlio della Madonna” racconta un’anziana signora passandomi accanto, ed io ritorno in me. Questo posto è Sacro. Questo Monte è Sacro. Qui si soddisfa la necessità di essere più vicini al cielo per farsi sentire meglio, come se si avesse paura che troppo in basso i rumori della vita potessero coprire le preghiere e distrarre il Padreterno.

Il panorama è sbalorditivo: dalle valli del Cilento alla pianura di Paestum, dal golfo di Salerno alle isole Eolie.

Anche chi si arrampica fin qui solo per amore della natura, varcherà la soglia

![L'Ottomana. [quarta ultima parte]](https://m21.paperblog.com/i/288/2883384/lottomana-quarta-ed-ultima-parte-L-FPC2O2-175x130.jpeg)





