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La Morfologica

Da Sfollicolatamente
La Morfologica
Il giorno dopo quello dello sclero era il Giorno della Morfologica.
Arriviamo al reparto preposto, muovendoci ancora un po' incerti tra impegnative, accettazioni, e strane macchinette dove ritirare il magico numerino d'attesa, che piu' che macchinette sembravano la Bocca della Verita', ci ho messo la mano dentro un po' titubante, sperando di riaverla indietro al piu' presto possibile.
Mentre aspettiamo, Dear Husband mi scorge a mangiarmi le unghie con grande concentrazione e dedizione. Mi dice di rilassarmi, che non e' il caso di disossarmi le mani per un'ecografia. Io rispondo che e' da quando sono nata che mi mangio le unghie, ma solo quelle della mano destra, perche' con la sinistra non riesco a maneggiare le forbicine.
Ma sotto sotto lo so, che sono in ansia.
Mi chiedo se Picco avra' tutti gli organi che gli/le servono, se sono al posto giusto, se ce la posso fare a tenere un Picco con gravi malformazioni.
E soprattutto, mi chiedo, per la millemillesima volta, se le mie uova sono state all'altezza, o se sono irrimediabilmente scadute come sentenziarono i grandi luminari.
Finalmente arriva il nostro turno, e un signore sulla cinquantina dalla barbetta a punta e gli occhi glaciali punteggiati da sopracciglia a forma di accento ci fa cenno "Venghino signori venghino, accomodaaatevi". Mancava anche che si strofinasse le mani tutto ingobbito, e sarebbe stato la perfetta impersonificazione di Mefistofele.
Noi ci accomodiaaaaamo, e snoccioliamo date e informazioni su FIVET, data presunta di parto, ecc.
Si discorre un attimo di questo e di quello, e Mefistofele detta alla sua assistente, un'ombra imprecisata che si aggira silenziosa per la stanza semi-buia: "Stimolazione ovarica per sterilita', bla bla bla...". E io non sento la fine della frase, perche' rimango di stucco alla prima parte.
Quella sulla Sterilita'.
Io questa parola, vi sembrera' strano, ma non l'avevo mai sentita dire riferita a me medesima.
In tutti questi anni di peripezie mediche, nemmeno le Lobotomizzate avevano usato questa parola.
Infertilita' si, problemi a concepire anche, ma STE-RI-LI-TA' no, quella proprio NO.
Io il mio corpo non l'ho mai visto come sterile. Nel mio corpo ci sono un'infinita' di processi biologici complessi, di batteri, di secrezioni, di umori, di odori, di sinapsi, di instancabili ricambi cellulari...
E questa la chiamiamo sterilita'? Ma sterile sarai tu, Mefistofele dei mie stivali, che non sei in grado di concepire un vocabolario adeguato, un pensiero appropriato, una reazione semi-complessa davanti all'evidenza del mio pancione!
Gia' pensavo di prenderlo a panzate, tipo buttandomi su di lui a volo d'angelo - che ormai la mia panza e' un'arma letale, che da aprile ho messo su un imponente 5 Kili di corazzata Potemkin - ma era gia' ora di dare inizio al grande toto-ecografia.
E gira la ruota, si stente il cuore.
Ma non il solito Ciuff Ciuff. Questa volta era piu' un Quack Quack. Evidentemente sono tempi duri anche per Mefistofele, e di necessita' virtu, mi si e' dovuto adattare un disco del Ballo del Qua Qua a uso ecografia.

Da li e' stata tutta una grande libidine. Una voluttuosa rotolata in discesa su prati in fiore, sole che mi accarezza la pelle scoperta, profumo d'erba fresca, canto di uccellini, morbidi scoiattoli che mi attutiscono la rotolata e altri animali pelosi che mi solleticano la faccia con la loro lingua bavosa...e poi grande finale con atterraggio in triplo carpiato in piscina termale con cameriere che discretamente mi porge un Martini e si dilegua in silenzio, mentre i delfini (massi', dai, i delfini della famosa razza Delfinum Termarium) mi si stronfinano addosso facendomi le feste. Ah si, c'e' anche Dear Husband che mi massaggia le piante dei piedi di mi dice che sono Altissima, Purissima, e Fertilissima.
E soprattutto che non vaneggia di cucine Scavolini.
Quindi, dopo il battito, altro giro di ruota.
Tocca al cervello: presente.
E datemi una ola per favore, che abbiamo pure il cervelletto, che non ci facciamo mancare niente, noi!
Poi, gira la ruota, e compaiono Stomaco, Vescica, e Reni.
Altra ola da stadio please :-)
Gira la ruota, e compare il femore. Lungo e ranocchioso. Che gia' eccitato da tutte queste ole, mi tira un bel calcio in vescica. Tanto per gradire.
Bello Picco, tenero amore di mamma sua.
E niente, non manca nulla all'appello. Neanche lo spuntino pomeridiano, che all'inizio dell'ecografia lo stomaco era piccolo e vuoto, mentre alla fine era bello tondo e pieno.
Non soddisfatto, Picco con grande nonchalance spalanca le fauci e ci butta li un mega sbadiglio. Di profilo, sembrava un Pac-Man, tanto era grande la bocca spalancata in confronto al resto della testa
(che comunque ovviamente era gia' di notevoli dimensioni, essendo Picco dotato di un cervello da dottorando, of course - anche se io qui lo dico e qui lo sottoscrivo, se Picco da grande intraprende la carriera accademica, scatta il diseredo immediato. Altro che accademico: a fare l'idraulico e  guadagnarsi la pagnotta, deve andare lui. E se e' una lei, a fare la velina, e senza discutere!).
E insomma, tra gozzovigliamenti e sbadigli, mancava solo che si grattasse la panza e ci tirasse un bel rutto, che lo show sarebbe stato perfetto.
Ma e' Picco che e' perfetto. Che con le sue cinque ditina che mi fa maramao e gioca a nascondino dietro la mia placenta. Perche' a quanto pare, la Sfolli-placenta se ne sta davanti, a fare da cuscinetto ai calci di Picco. E sara' per questo, o sara' che non ho termini di paragone, mi rendeva un po' difficile credere che fossero i movimenti di Picco (come Clara V), Ma questa e' un'altra storia....
E poi c'e' anche la storia del mio primo blog incontro, con Marica e Ilaria Pedra, e l'emozione e le loro storie rimarra' con me ancora per un bel po'. Sono ancora qui che sorrido a cento denti. E se ora sorrido a cento denti, chissa' quanto mi si sloghera' la mascella, quando avremo tutte e tre coronato il nostro sogno, e ci rivedremo, rideremo, ci abbracceremo, e sara' come se il tempo si fosse fermato in un istante di pura gioia...

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