Non è la prima volta che l’Isis veicola messaggi di terrore su siti web italiani tramite una rete di hacker. Questa volta a essere preso di mira è il sito della Regione Abruzzo.
L’episodio risale al pomeriggio del 15 novembre, quando improvvisamente sono comparse queste scritte:
“L’Iraq sarà il cimitero dell’Italia. Salutiamo la morte che vi attende per mano dei mujahedin dell’Iraq”
Il messaggio è stato scoperto dal Comando provinciale dei carabinieri dell’Aquila che ha ricevuto la segnalazione. Il mittente sarebbe la Moroccan Islamic Union, una delle squadre di hacker che si rifà alle posizioni dell’Isis. La notizia è stata diffusa tramite un post su Facebook dal governatore abruzzese Luciano d’Alfonso.
D’Alfonso ha fatto prontamente intervenire Luciano Cococcia, responsabile dell’ufficio infrastrutture tecnologiche della Regione. Adesso il sito funziona correttamente. E’ stata sporta denuncia presso il comando provinciale dei Carabinieri: ora la procura dell’Aquila deve decidere se aprire o meno un’inchiesta.
Hacker. Photo credit: zodman / Foter.com / CC BY-SA
La rete Internet diventa, per l’ennesima volta, uno strumento di terrore. Il fenomeno della propaganda jihadista è in continuo incremento: ogni giorno nascono nuove sigle e si moltiplicano le minacce da parte di gruppi di hacker che si dichiarano vicini all’Isis.
Ma non è la prima volta che questo succede a un sito italiano: l’agosto scorso è stato hackerato il sito dell’Accademia della Crusca, in cui sono improvvisamente comparse immagini di violenza e sangue, seguite dalla scritta “I love Islamic state!”. Quasi la stessa cosa è successa sul sito di una scuola di Pordenone e, in seguito, su quello di una scuola di Firenze, dove era comparsa lo slogan “The truth will prevail”, cioè “La verità prevarrà”.
Secondo il governatore Luciano d’Alfonso, comunque, non bisognerebbe allarmarsi più di tanto. Più avanti si scopriranno ulteriori dettagli.
E.S.
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