Stamattina, giornata di sole. Avevo un appuntamento abbstanza presto a Karaköy (sulla sponda europea, sotto Galata), ho inserito nel programma della giornata una visita alla Biennale di arte contemporanea (ne parlerò diffusamente in seguito) poco più avanti, a Tophane nei vecchi magazzini del porto a fianco del museo Istanbul modern. E ne ho approfittato per una visita alla moschea fatta costruire all’ormai nonagenario Mimar Sinan da Kılıç Ali Paşa, il Grande ammiraglio sepolto nell’annessa türbe.
Il complesso, che comprende una madrasa e un hamam, è in fase di restauro: la moschea ha riconquistato anche esternamente lo splendore di un tempo, la tomba è inaccessibile così come l’hamam. Vedrò di tornarci a restauri finiti (chissà, magari l’hamam lo rimetteranno in funzione), ci vuole davvero un bel topic fotografico per la moschea e il külliye (complesso) di Kılıç Ali Paşa: nato come Giovanni Dionigi Galeni a Le Castella di Isola Capo Rizzuto (provincia di Crotone), catturato dai corsari ottomani e divenuto egli stesso musulmano e corsaro, poi governatore di Algeri, Tunisi e Tripoli, poi protagonista della battaglia di Lepanto da dove portò in salvo la flotta superstite, poi per l’appunto Grande ammiraglio e comandante della flotta ottomana. Una storia da romanzo, o da http://istanbulavrupa.wordpress.com/2011/09/17/il-secolo-magnifico/.