Flessibilità di pensiero, di orari, di logistica. Inutili le previsioni emotive, dovute le precauzioni concrete. Situazioni che credevo difficili rivelano meraviglie, momenti che ritenevo tranquilli nascondono l’imprevisto. Non ho vissuto il piacere di alcuni viaggi per paure infondate sulla meta, non ho preso delle misure di sicurezza per incoscienza ed ho sentito la paura vera. E tutte le persone, e tutto il lavoro da fare, e tutto il buono che altri hanno già fatto, e tutta quest’acqua. Poi un articolo mi rivela che arriveranno gli americani ad estrarre il petrolio. E stringo i pugni e mi si scaldano le tempie, come se fosse casa mia.
Me ne devo andare e, non pensavo che l’avrei mai detto, sento che questo posto difficile mi potrebbe mancare, ma sto imparando a non fare previsioni. Spero di avere la possibilità di tornare, e non sarebbe un piacere. Non siamo turisti.
Valeria, 31 anni, Honduras