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La musica a Matera si suona al freddo. L’appello del M° Vizziello.

Creato il 11 novembre 2014 da Filippo Maria Caggiani @FilippoCaggiani

La musica a Matera si suona al freddo. L’appello del M° Vizziello.

Il problema della mancanza di spazi adeguati per la musica è molto diffuso in Italia, e purtroppo Matera non fa eccezione. Nonostante la città sia stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019, gli spazi esistenti per la musica e la cultura giacciono in uno stato di incuria che non fa onore al prestigioso titolo recentemente conquistato.

Il M° Saverio Vizziello, direttore del conservatorio di Matera in prorogatio (prima del passaggio del testimone al M° Piero Romano), ha scritto recentemente una lettera aperta in cui denuncia la mancanza di riscaldamento all’Auditorium Comunale Roberto Gervasio. Il problema, già sollevato in altre occasioni, continua a rimanere inascoltato dall’amministrazione comunale, ma è la situazione generale della città a destare preoccupazione, visto che tutti gli spazi che possono essere dedicati alla musica e alla cultura hanno problemi simili.

A seguito di questo pubblico appello, Donato Mola ha intervistato il M° Vizziello per l’emittente locale TRM, con l’intento di scoprire più nel dettaglio quali sono i problemi che si trova ad affrontare una città che nel 2019 sarà Capitale Europea della Cultura. Qui sotto trovate il video di TRM, seguito dalla lettera aperta del M° Saverio Vizziello.

La lettera aperta di Saverio Vizziello:

«AUDITORIUM E CONTENITORI CULTURALI

Dal lontano 2010 ho condotto continuamente e personalmente una battaglia per salvare l’Auditorium del Conservatorio dall’abbandono, gioiello unico al mondo per la sua bellezza (Claudio Abbado, ospite del Festival Duni nel 2004, disse che era uno spazio musicale stupendo e unico al mondo perché acusticamente perfetto e creato nel tufo). In qualità di Direttore del Conservatorio (carica che copro ancora oggi in attesa della nuova nomina del Ministro Giannini al prof. Piero Romano) continuo a lottare per avere un’ aula didattica per le classi di esercitazione orchestrale, direzione di orchestra, canto corale e manifestazioni del Conservatorio (inaugurazione Anni Accademici, saggi, concerti, cartelloni concertistici di Primavera Musica e Autunno musica , etc) e in qualità di Direttore Artistico del Festival Duni e Matera in Musica, confortato e sollecitato continuamente da tutte le Associazioni culturali della città bisognose di spazi decenti per le loro attività culturali artistiche e musicali.
Ad oggi, 6 Novembre 2014, la risposta degli uffici preposti del Comune di Matera è quella che i nostri 1.150 allievi e tutte le associazioni culturali devono svolgere le loro attività al freddo e al gelo per un altro inverno. Mi chiedo se quello che sta avvenendo in questa città è un incubo o realtà? Si può ristrutturare uno stadio in 10 giorni con un finanziamento cospicuo e aspettare 4 o 5 anni per acquistare una caldaia nella città Capitale della Cultura? Oppure dobbiamo aspettare che il Petruzzelli di Bari o il Teatro Mercadante di Altamura, tutti interessati ad “avere”!, che come primo atto ci prestino le loro caldaie?
3 anni fa per la sua ristrutturazione furono investi i fondi Pisus ma all’improvviso con un colpo di mano (da capire da parte di chi) questi fondi furono dirottati per l’Ente Parco della Murgia per una ristrutturazione del Parco dei Monaci già eseguita e pronta per le visite sulle stupende murge materane. Sempre su sollecitazione popolare e dibattiti pubblici la ristrutturazione fu inserita nei fondi Fas che per il patto di stabilità furono come al solito abbandonati e dimenticati. Nel luglio scorso il consiglio comunale riuscì, bontà loro, a far stanziare nel bilancio 150.000 euro per i primi lavori di ristrutturazione dell’auditorium poi ridotti dalla giunta a 100.000 euro ma ad oggi e per il prossimo inverno tutte le tantissime autorizzazioni che il Comune sta concedendo saranno realizzate in uno spazio senza certificazioni e ancora al freddo.
Da considerare e non dimenticare il grande ruolo del Conservatorio nella campagna di candidatura a Capitale della Cultura Europea. Ricordo agli smemorati di Matera, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i concerti delle orchestre del Conservatorio a New York, Gerusalemme , Ginevra, Valencia, Stettino, Amburgo e soprattutto il grande evento dell’orchestra sinfonica alla Philarmonie di Berlino con l’esecuzione dell’Inno Insieme 2019 diventato il simbolo musicale e di immagine della Capitale Europea della Cultura. Da non dimenticare, inoltre, tutte le attività musicali della città svolte dalle associazioni Onix Jazz, Arteria, Festival Duni, Orchestra della Magna Grecia, Matera in Musica , Lucana Opera Festival e tante altre che sono state base fondante della grande impresa culturale di Matera.
Mi complimento con il Sindaco di Matera, con il Comitato 2019, di cui ho fatto parte, per il grande risultato ottenuto, ma dopo sei anni di direzione del Conservatorio, con tanti successi ed incrementi delle iscrizioni provenienti da tutto il mondo, concludo il mio mandato “sfinito” e “deluso” per questa battaglia persa solo e soltanto per inutili cavilli burocratici. Saranno queste procedure amministrative ad innervare le attività dei prossimi 5 anni?».


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