Alzi la mano chi è andato allo Sziget. Si, lo so, siete in tantissimi. Non per niente è la rassegna musicale più popolare d’Europa. Alcuni di voi si saranno recati al delizioso Rock en Seine (in cui vi consiglio di fare una capatina il prossimo anno se non ci siete già stati), al FIB, al Dekmantel, al Frequency, al Pukkelpop, al South Side o in uno dei moltissimi altri festival che animano il vecchio continente. Altri, hanno preso tende e bagagli e sono volati nel Somerset, in Inghilterra, per assistere all’evento più longevo, nell’ambito della musica e delle performing arts: il Glastonbury Festival. 40 anni di spettacoli che hanno visto alternare nomi del calibro di Bjork, Blondie, Jeff Buckley, Velevet Underground, Rolling Stones, The Cure, Radiohead, Coldplay, Amy Winehouse e U2.
Il Victoria & Albert Museum di Londra ha deciso di far rivivere questo quasi mezzo secolo di arte, mettendo in mostra programmi, manifesti, interviste, film, fotografie, biglietti e numerosissimi altri cimeli. Le origini del festival, il suo sviluppo all’interno del paesaggio, il rapporto con la comunità locale e l’evoluzione del leggendario Pyramid stage verranno svelati tra opere e murales realizzati nel corso degli anni da diversi pittori, scultori e designer.
L’archivio storico del Glastonbury Festival aprirà le porte da marzo 2015 a gennaio 2016. Se avete programmato un viaggio a Londra vi consiglio di fare un salto, ma se così non fosse, potete deliziarvi un po’ con le immagini a nostra disposizione e magari, rimembrare i bei vecchi tempi scatenandovi nelle vostre camerette. Perché i festival per quest’anno sono quasi tutti finiti… ma la musica no.