La musica primordiale dei Mariposa

Scritto da Erica Gasaro   

Play ed è un’immersione nel magma incandescente della musica del sottosuolo per finire a ballare, vestiti di pallets, con i loschi figuri della Corte dei Miracoli. Non si vede la luce e ci sta bene così che almeno qua sotto ci si diverte, eccome. Il nuovo album dei Mariposa è un viaggio nel suono isterico, un gioco follemontato su allucinazioni decadenti, un ibrido a cui attribuire valenze diverse ad ogni ascolto, un cubo di Rubik che non si è grado di risolvere pur rigirandolo sempre tra le dita.

Semmai Semiplay
La famosa etichetta Trovarobato 2011

1 Pterodattili
2 Santa Gina
3 Chambre
4 Tre Mosse
5 Black Baby Hallucintation
6 Eccetera Eccetera
7 Con Grande Stile
8 Paesaggio Indoor
9 So You Can Live With Song
10 Come Un Cane
11 Ma Solo Un Lago

I Mariposa, Enrico Gabrielli, Alessandro Fiori, Michele Orvieti, Gianluca Giusti, Valerio Canè, Rocco Marchi ed Enzo Cimino battono le ali senza interruzione da più di dieci anni e con Semmai Semiplay dimostrano di non essere stanchi pur muovendosi autonomamente anche in altri progetti come Calibro 35, Zzorchestra, Hobocombo, Future sound of Pietro Scaruffi e Orvietronics.

E se è vero che la virtù sta nel mezzo i quattro pezzi centrali non smentiscono l’adagio. Dalle movenze dance di Chambre alla teatralità di Eccetera Eccetera, senza tralasciare “la demenziale” Con Grande Stile, è un tripudio di sonorità acide e convincenti. Tre Mosse rimane il momento più alto: la chitarra si impone in tutta la sua egocentrica bellezza e si fa sentire sul serio. La canzone d’autore incontra rock-jazz-psichedelia ed elettronica e dà vita ad un album raro magistralmente incorniciato dal nonsense e dall’ironia dei testi di Alessandro Fiori. Aspettando con ansia di vederli dal vivo, vi invito ad ascoltare Semmai Semiplay a tutto volume, possibilmente nel traffico delle peggiori giornate.

I migliori: Chambre, Tre Mosse, Black Baby Hallucination, Eccetera Eccetera.