Non è la prima volta che la scienza incontra la musica. Quando viene a crearsi questo connubio tra due arti così diverse (apparentemente) il risultato è quasi sempre unico, speciale. Immaginate, allora, quando la musica rap incontra le stelle e l’astronomia. È il caso del video musicale del brano “Cosmo”, che fa parte del prossimo album del rapper campano Emcee O’Zi, “Debug” in uscita a gennaio 2015. A collaborare con lui è il noto artista di Boston Mr. Lif, affermato cantante rapper della label statunitense Definitive Jux e appassionato, anche lui, di stelle e astronomia. Ai due si è aggiunto, nello scenario dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte, DJ Snatch e insieme hanno creato una combinazione tra inglese e dialetto napoletano già molto popolare nell’ambiente musicale underground.
Dal testo della canzone si evince facilmente la loro passione…
Costruisco costellazioni e quello che costituisce l’universo personale mio sono versi / tra luci finte brucia dentro questo fuoco / produce dentro il baricentro dove si sfoga / la voce dei componimenti di un poeta / il movimento dei pianeti / mi alimenta e mi completa dentro / cerco la sorgente del torrente spinto da / questa sete di conoscenza / dietro ai controsensi di questa società /
(the translation / he builds constellations / a personal universe /that sits in a verse / he thirsts for a knowledge that’s presented unbiased / In a world run by liars / Or the bidder that’s highest / i sigh as I agree and see we nod mutually / look around and wonder why the fuck there’s not mutiny / scrutiny of us against those who cause us all to think this is a path we chose)
/ se il mondo è artificioso è solamente strategia / cerco risposte dentro i viaggi astrali miei e l’astronomia /
( we look toward the stars / through these freedom colored bars / as we craft these bars victory will be ours )
( The lows / the highs / It’s all compromise / presented to our eyes /as a suitable demise / the cries / the screams / they haunt me / my dreams / rocking the moon beams / till we physically gleam )
/ osservo il buio / la luce / e il cuore traduce / il bello della natura e tutto ciò che produce / rumore / silenzio / l’amore più intenso ne tengo cura finche’ non mi abbandonano i sensi /
(Inventors of light where the dark lives/ Bold enough to push the bounds of what the heart gives/ If art lives within us and is kept pure/ Then we’ll always have a portal to escape war)
mentre esco fuori da questi schemi / cresco ancora questo seme/ spero che dentro le mie vene / il sangue bolle per sfasciar le catene / è l’equilibrio è già sei libero se ti appartiene / funziona bene solo se brilliamo tutti insieme /
( i speak my thoughts into this microphone / and though I might be home, the music shall allow my spirit to roam)
passa per i popoli dell’America / Australia, Siria /e attraversa l’Africa e l’Asia lasciando un orma
( a metamorphosys in a tour bliss / a new expression / a think can be stronger then any weapon )
/ è come un energia che si diffonde e sfonda limiti e barriere / elimina le frontiere / limpido e sincero / (it’s cosmo)
Il direttore dell’Osservatorio di Capodimonte, Massimo Della Valle, ha commentato: “Da qualche anno a Capodimonte sperimentiamo delle intersezioni tra scienza e arte, in particolare con musica, pittura e teatro. La presenza a Napoli di Mr. Lif, noto rapper americano, e la creatività e la passione di Ciro Morelli per le scienze naturali hanno fatto il resto…”.
Ciro “Emcee O’Zì” Morelli, classe 1984, è un artista Hip Hop campano impegnato non solo nel sociale e nella musica, ma appassionato di letteratura e scienze. Nel 2008, infatti, ha conseguito la laurea in Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, presso l’Università Federico II di Napoli. Il passo dal rap alle stelle è stato breve. Il rapper americano, al secolo, si chiama Jeffrey Haynes e nel 2000 e nel 2001 ha vinto il Kahlua Boston Music Awards come miglior Outstanding Rap/Hip Hop Act.
Il video è stato diretto da Marco Raio e ha ottenuto più di 2000 visualizzazioni su YouTube in meno di 24 ore.
Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni