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La mutazione genetica

Creato il 30 aprile 2014 da Silvanascricci @silvanascricci

 

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Ve li ricordate i proprietari delle Golf di una volta?

Quelli che sgommavano in partenza, che derappavano in curva, che avevano la macchina che vibrava per il volume e la potenza delle casse, quelli che non avevano più di 30 anni ed un look alquanto discutibile?

Quelli che quando non avevano fretta facevano i cento in città e i duecento in autostrada, quelli che parcheggiavano con una manovra direttamente sul marciapiede perché era più comodo, quelli che la macchina ce l’avevano rigorosamente nera?

Scordateveli.

Non esistono più.

Hanno subito una mutazione genetica, ma non mi sono accorta di quando sia avvenuta; l’avevo inizialmente notata qualche giorno fa, ma pensavo fosse la classica eccezione che conferma la regola. Poi l’ho notato di nuovo e di nuovo e di nuovo, a quel punto non poteva più essere un caso.

Adesso partono al secondo verde del semaforo e solo perché hai suonato il clacson almeno due volte (e ti sta pure un po’ sulle palle perché non hai mai sopportato quelli che suonano a quello davanti, ma devi pure arrivare a casa in tempo per fare la cena).

Adesso prendono le curve con una tale prudenza che le lumache li sorpassano facendo il gesto dell’ombrello, adesso non sanno neppure se hanno lo stereo e quelli che lo hanno scoperto ascoltano radio Maria.

Adesso quando hanno fretta fanno i quaranta in città ed i settanta in autostrada, adesso fanno 23 manovre e parcheggiano sul marciapiede perché proprio non riescono a prendere le misure delle righe sull’asfalto, adesso hanno la macchina bianca, i più audaci argentata.

Adesso hanno almeno 70 anni, continuano ad avere un look discutibile: portano il cappello mentre guidano.



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