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La NASA a convegno: “Prepariamoci alla scoperta degli Alieni”

Da Extremamente @extremamentex

Ci sono nella Storia (quella con la S maiuscola) dei momenti di passaggio fondamentali, delle fasi che segnano la svolta, delle epoche che cambiano il futuro dell’Umanità. Talvolta chi li vive si rende conto di essere all’inizio di una nuova era. Probabilmente è quello che sta accadendo alla nostra generazione, sul punto di scoprire- al di là di ogni ragionevole dubbio- l’esistenza di altre forme di vita nella galassia attorno a noi.

LA NASA SI PREPARA ALLA SCOPERTA DI VITA ALIENA

LA NASA SI PREPARA ALLA SCOPERTA DI VITA ALIENA

Sembra davvero questione di tempo ormai e la scienza non vuole arrivare impreparata al grande giorno. Ecco perché la NASA e la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti hanno riunito astronomi, storici, filosofi, fisici e teologi di tutto il mondo per un simposio dal tema significativo: ”Prepararsi alla scoperta”. Ovviamente, degli altri esseri viventi del cosmo. Tra i punti del dibattito: valutare come dovremmo predisporci in vista dell’inevitabile individuazione di vita extraterrestre, sia essa in forma batterica oppure intelligente.

 “Stiamo considerando ogni possibile scenario in merito. Se si scoprono dei microorganismi, è un conto. Ma se si trovano creature intelligenti, è un altro. E se comunicano, è un altro ancora e in base a quello che ci dicono, se ne profila uno diverso!”, ha detto all’Huffington Post l’astrobiologo Steven J. Dick, ex della Nasa ed organizzatore di questa due-giorni di Washington.

 “L’idea non è stare ad aspettare fino al giorno in cui arriveremo ad una scoperta, ma tentare di preparare il pubblico a tutte le potenziali implicazioni in vista della scoperta.” Insomma, il punto non è se, ma quando ciò si verificherà. E anche l’ente spaziale americano ne è ben consapevole e vuole giocare d’anticipo. “Credo che a spingere la Nasa in questa direzione siano tutti i nuovi esopianeti individuati e i progressi dell’astrobiologia in generale. La gente considera molto probabile che troveremo qualcosa ed è un’opinione sostenuta anche dalla scienza: ad un certo momento, nel futuro,  scopriremo la vita”, ha spiegato Dick.

 Tra gli esperti chiamati a confrontarsi su queste tematiche c’era anche l’ astronomo del Papa, Padre Guy Consolmagno, neopresidente del Vatican Observatory Foundation, noto per le sue affermazioni in merito alla possibilità di catechizzare anche gli Alieni. La sua frase “qualsiasi entità- non importa quanti tentacoli possa avere- possiede un’anima”  lo ha portato alla ribalta internazionale, insieme alla sua dichiarata disponibilità a somministrare il battesimo ad E.T.- ma solo su richiesta…

L'ASTRONOMO DEL VATICANO, PADRE GUY CONSOLMAGNO

L’ASTRONOMO DEL VATICANO, PADRE GUY CONSOLMAGNO

Al Simposio, il gesuita ha ribadito il concetto mentre al quotidiano online ha spiegato il suo approccio all’argomento. “Credo che la vita aliena esista, ma non ne ho le prove.  Ne sarei davvero entusiasta e renderebbe la comprensione della mia religione più profonda e ricca, in modo che ancora non so neppure immaginare, ed è per questo che sarebbe tanto esaltante”, ha affermato. “Essere un bravo scienziato significa ammettere che non possediamo tutta la verità, c’è sempre da imparare”. E a suo avviso, l’ annuncio epocale -non siamo soli nell’ Universo, anzi, siamo circondati da forme di vita…-  non scatenerebbe affatto il panico.

“Penso che in realtà ci sarebbero tre giorni di stupore, ma poi torneremmo a preoccuparci dei programmi Tv o delle follie che accadono a Washington. Perché l’umanità è fatta così. E la maggior parte delle persone sono come me: noi ce l’aspettiamo che là fuori ci sia qualcosa. E la nostra reazione sarebbe: wow, grazie al cielo, era ora…”

A rendere così sicuri gli scienziati che sia ormai partito il conto alla rovescia, sono i numeri- enormi, impressionanti- relativi alle stelle e ai sistemi planetari attorno a noi. Certo, sono solo stime perché nessuno sa con esattezza quante copie della Terra, dotate delle medesime caratteristiche adatte alla vita, esistano realmente, ma la statistica non è un’opinione e i potenziali mondi abitati sono davvero innumerevoli- proprio come diceva, quattro secoli fa, Giordano Bruno.


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