Street Food Around The World è uno dei più celebri programmi televisivi della National Geographic Adventure HD. Tra i tanti documentari disponibili su Youtube quello su Napoli colpisce per il suo intento di rintracciare il cuore di Napoli nelle sue produzioni di eccellenza e nelle realtà produttive più rappresentative.
Anche se in alcuni passaggi forse il giornalista pecca un po troppo d’ingenuità, e quando c’è da saggiare un salume napoletano si imbatte invece nel prosciutto di Parma, e non nel salame di Napoli, per il resto riesce seriamente a fare centro.
La prima sosta dell’itinerario è il Caffè Del Professore a piazza Trieste e Trento, dove si servono 63 tipi di caffè, dal nocciolato in tazza di vetro all’espresso classico, con miscela “Del Professore”, consumato in tazza di cialda e cioccolato. La seconda è il pesce fresco e marinato presso la Pescheria azzurra e “O per’ e o muss” in cui le interiora del maiale vengono servite cotte o al naturale con sale e limone. A Porta Capuana, al Mimì alla Ferrovia Restaurant, si saggiano le più tradizionali paste fresche ed essiccate cucinate nelle più tradizionali maniere, oppure nelle più originali riletture ma sempre nel rispetto della storia e della cultura napoletana.
Seguono poi l’appuntamento a Fantasia Gelato in Via Toledo, dove è possibile gustare il gelato veramente artigianale, sia nei gusti tradizionali che nelle nuove ricette – qui la supremazia è del cono, ma non è da meno il consumo alla siciliana, con brioche – ; e alla Pizzeria Brandi dove, secondo la tradizione, si dice nel 1780 sia nata la pizza Margherita.
In fine il limoncello, uno dei distillati tipici e più celebri nel mondo, nella Fabbrica del limone a piazza San Gaetano.
Sicuramente l’insieme è un ottimo video in lingua inglese che riesce a sintetizzare una buona immagine di Napoli per il pubblico internazionale, ma forse per i Napoletani e i limitrofi aggiungiamo qualche consiglio e precisazione.
A chi fosse interessato a saggiare uno dei migliori caffè di Napoli, gli interesserebbe sapere che non ne esiste uno in particolare, in quanto il caffè si giudica in base alla miscela. Vi sono più miscele napoletane tra cui quelle certificate e riconosciute ricordiamo: miscela Del Professore a piazza Trieste e Trento, Passalacqua del Caffè Mexico a piazza Garibaldi, miscela Gambrinus a piazza Del Plebiscito, miscela Kenon e miscela Borbone. Ve ne sono altre di miscele e di qualità di caffè, come quelle Greco, Kimbo, etc ma niente hanno a che fare con le precedenti.
Per quanto riguarda la pizza, essa va scelta e consumata principalmente nelle antiche pizzerie e dalle antiche famiglie di pastai e pizzaioli. Brandi è sicuramente una delle più antiche e famose pizzerie. In aggiunta ogni famiglia realizza pizze molto diverse tra loro, per leggerezza, spessore, consistenza, digeribilità, cottura, etc, dunque come nel caso del caffè non esiste un unico modello. Consigliamo la Pizzeria Da Michele a Corso Umberto I, la pizzeria Di Matteo e Vesi a via Tribunali, la pizzeria Pellone a via Nazionale. Purtroppo rimpiangiamo la scomparsa dei Triunfo, la migliore pizza di Gianturco e della zona Industriale.
Un’altra precisazione da fare è che la Margherita non è condita con la mozzarella di bufala ma con il fior di latte vaccino agerolese, preferito al primo in quanto più leggero e asciutto, ideale per non bagnare troppo lo strato sottile di pasta della pizza e per mantenere l’equilibrio di gusto tra gli ingredienti.
Detto questo, buona visione e appetito.
La napoletanità vien mangiando!