La Nato ha raggiunto un accordo per assumere il comando delle operazioni militari per imporre la no fly zone.
Secondo fonti dell’Alleanza la Nato assumerà la guida di tutte le operazioni militari in Libia. Ciò significa che non ci sarà più la coalizione dei volenterosi e quella della Nato, ma solo una coalizione internazionale a guida Nato.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si dice assolutamente soddisfatto per le decisioni assunte alla Nato sul comando della missione in Libia.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy invece non demorde e ribadisce che per la Francia il coordinamento della missione deve «restare eminentemente politico».
Dopo una settimana di consultazioni non-stop, che hanno registrato momenti altissimi di tensione al quartiere generale dell’Alleanza atlantica, è stata la Turchia ad annunciare per prima l’accordo raggiunto tra gli alleati.
Secondo fonti diplomatiche, l’intesa prevede l’assegnazione alla Nato del coordinamento militare e la costituzione di una cabina di regia tra tutti i paesi che partecipano alle operazioni, sul modello della missione Isaf condotta in Afghanistan.
Ma i dettagli del compromesso non sono stati resi noti e restano punti da chiarire.
Il nodo ancora da sciogliere è sull’opportunità o meno di condurre raid aerei anche contro le truppe di terra del colonnello Gheddafi.
Francia e Gran Bretagna lo ritengono necessario e pienamente conforme al mandato della risoluzione Onu, mentre la Turchia, li ritiene controproducenti e ne chiede lo stop.
Mentre l’Italia, che si è battuta per imporre una catena di comando unico sotto l’ombrello della Nato, chiedeva un’intesa politica preliminare e il nostro giudizio è certamente positivo perchè si tratta di un comando unico che evita una moltiplicazione di comandi.
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