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La ‘ndrangheta made VdA (7° puntata)

Creato il 22 aprile 2013 da Patuasia

Roberto Raffa risiede a Aosta, è cognato di Giuseppe Facchineri, detto “il professore”, avendone sposato una sorella. Il legame è doppio poiché un altro Facchineri, Vincenzo, ha sposato una sorella dello stesso Roberto Raffa. Viene stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Aosta il 24 ottobre 2006, perché sorpreso a cedere 470 grammi di hashish e detenere 515 grammi. di marijuana, reato per il quale è stato condannato a 2 anni di reclusione dal Tribunale di Aosta. Svolge l’attività di imprenditore edile come socio della “Guerrisi & Raffa costruzioni” con sede in Charvensod (AO), fraz Ampaillan nr. 77. Il padre, Natale Raffa, era segnalato come affiliato alla cosca “Furfaro” operante in Cittanova, ora disciolta.
L’11 Settembre 2011, notte dell’incendio alla pala meccanica della ditta Archeos di Monteleone, poco dopo le ore 22.20 un testimone oculare notava la presenza, presso il castello di Quart (dunque, nei pressi del luogo ove si trovava la pala meccanica incendiata), di una FIAT Panda vecchio modello, di colore grigio scuro, targata “AO 160032”, con una ammaccatura sul parafango destro. Nel corso delle indagini, i carabinieri accertavano che si trattava  dell’auto intestata al Raffa, soprattutto grazie al segno distintivo costituito dall’ammaccatura.
Quanto alle motivazioni delle azioni del Raffa, la sentenza le individua in ragioni di concorrenza professionale.
Così recita la sentenza del giudice Bompieri: “I motivi e i vantaggi personali che spingevano Raffa ad agire in collusione con il cognato Facchineri nell’azione estorsiva in danno di Monteleone non sono di difficile individuazione e confermano definitivamente l’impianto accusatorio nei suoi confronti. Il 26 ottobre 2011 alle ore 8.54 veniva captata una conversazione tra Roberto Raffa e la sua segretaria, all’interno degli uffici della ditta dello stesso . Da essa emergeva che il Raffa mirava a costituire un consorzio con altre imprese, al fine di concorrere negli appalti per i lavori di restauro di immobili di interesse archeologico ed artistico, in concorrenza con l’Archeos di Luigi Monteleone, il quale si avvaleva della collaborazione di un soggetto che Raffa riteneva un “esperto del settore”. Nella conversazione Roberto Raffa accennava anche alla necessità di attivare adeguate conoscenze politiche per pilotare gli appalti. Ecco il testo di alcune intercettazioni:”
Raffa:
Purtroppo con i tagli che hanno fatto hanno bloccato tutto, però partono, se non è quest’anno il prossimo anno te lo dico io partono di sicuro e l’unica cosa noi dobbiamo riuscire a prendere sti castelli…., dobbiamo riuscire a prendere qualche castello perché se noi prendiamo qualche castello a noi ci vengono soldi….
Comandano loro perché tu gli dici guarda… c’è questo appalto qua deve andare a questo ufficio qua devi parlare con questo devi chiamare questo devi… devi chiamare l’altro devi dire cosa… come dobbiamo muoverci solo quello… e per fare quel lavoro la ci vuole uno conosciuto… che conosce abbastanza persone a livello politico non a livello che... si …. intanto quelli che ci sono già dentro sanno …… come si devono muovere… invece noi non ce l’abbiamo….però se tu chiami questa persona qua.... che conosci tu bene…e ha contatti con tanta gente politica conosce tutti a livello politico è vero che nella politica ti dicono e poi dietro sparlano… però, però altro lui conosce…. e mi fa se ti va se vuoi… no io lo voglio fare, io è da vent’anni che aspetto….di fare questo consorzio e non ho trovato le persone adatte…quando per uno, quando per altro, quando per uno quando per altro …. non sono riuscito mai a farmi questa madonna di consorzio… però l’unico appiglio per poter prendere questi lavori dobbiamo far questo coso…. o con te o senza di te o con un’altro eh…”

Quanto ai contatti del Raffa con la politica, essi sono riassunti da questa telefonata che egli riceve  il 10 Agosto 2011, ossia un mese prima dell’episodio criminoso dell’incendio di Quart.

SORBARA: Ciao sono Marco Sorbara

RAFFA: Ciao Marco

SORBARA: Ciao memorizzati questo numero eh…. perchè l’altro c’è e non c’è questo invece è sempre acceso ok ?

RAFFA: Va bene ok

SORBARA: Si perchè qua diventi pazzo con i cellulari è un disastro è veramente un macello è un macello almeno cos’ì con questo mi trovi sempre ok ?

RAFFA: Ok va bene ok tutto bene Marco ?

SORBARA: Ascolta volevo chiederti una cosa io ho laggiù al quartiere Cogne la struttura per gli anziani quella dove ci sono gli anziani è una struttura del Comune

RAFFA: Eh

SORBARA: Dove devo fare tutta una serie di piccoli interventi non so mettere apposto eh … tinteggiare un sai quelle ante di una volta rifare un piccolo murettino per sei sette mila euro tu potresti fare dei lavoretti del genere ? O non li fai ?

RAFFA Roberto: Perchè no… Marco quando si tratta di lavoro facciamo tutto noi

SORBARA: Eh appunto ho detto per chiamare qualcun’altro ho detto chiamo te non se vuoi te lo fai tu se lo vuoi fare con eh… Giuseppe vedi tu io te lo do a te allora io lascio adesso il tuo numero di telefono al mio dirigente Egle Gaglietto ok ?

RAFFA: Va bene ok

SORBARA: Eh eh bisogna darsi da fare qua pian pianino pian pianino vedrai

RAFFA: Uh….un pò alla volta

SORBARA: Un pò alla volta eh…. noi noi fretta non ne abbiamo lo sai Roberto fretta zero

RAFFA: Poi noi della fretta siamo contrari …inc… ride….

SORBARA: No no io dico sempre piccoli passi anche perchè abbiamo fatto poi adesso lasciamo un pò parlare la gente e poi rifacciamo di nuovo …ride….


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