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La Newton Compton intervista Chloe Palov autrice di La Città Perduta dei Templari

Creato il 16 marzo 2012 da Leggiamo
Il 22 Marzo sarà in libreria La Città Perduta dei Templari il romanzo di successo di C.M. Palov,  Scopriamola insieme.
La Newton Compton intervista Chloe Palov autrice di La Città Perduta dei TemplariIntervista all’autrice
Com’è nata l’idea di scrivere questo libro?
Diverse estati fa, ero a Parigi e ho visto uno spettacolo incredibile: il sole al tramonto perfettamente inquadrato nel centro della Grande Arche. Non solo era una magnifica immagine, ma era inondata di simbolismo esoterico. Incuriosita da questo impatto visivo, ho iniziato a studiare ciò che è noto come l’'asse sacro' che va dal Louvre lungo le Champ-Élysées alla Grande Arche. Con mia grande gioia, ho scoperto un mistero esoterico dopo l'altro. Questo mi ha convinta che avevo gli ingredienti per un thriller intrigante.
Leggendo il romanzo veniamo a conoscenza di elementi storici su Egizi, Sacro Graal, Scienza Perduta e Templari . Ci racconta il lavoro di documentazione che ha preceduto la scrittura del libro?
Di solito trascorro sei mesi di ricerche prima di iniziare a scrivere ogni romanzo. Prima ho compilato una lista di argomenti, ho letto tra i 25-30 libri di documentazione, concentrandomi su una miscellanea storica e sui punti di convergenza tra eventi apparentemente diversi, per epoca e argomento. Infine ho tessuto insieme quelle parti di storia, mistero, e scienza nella mia trama.
Quali opere letterarie sono state formative nella tua vita?
Fin da giovane, i libri mi hanno segnato in modo potente e profondo. E, naturalmente, alcuni libri sono stati particolarmente significati in momenti diversi della mia vita.
Età 6-10: Il Libro della Conoscenza; Un americano alla corte di Re Artù di Mark Twain.
Età 11-20: Morte d'Arthur di Thomas Malory; L'Odissea di Omero; Le Odi di John Keats; Della Pittura di Leon Battista Alberti.
Età 21-30: Il Quartetto di Alessandria di Lawrence Durrell; Il The True Believer di Eric Hoffer; L'amore folle di André Breton; Il nome della rosa di Umberto Eco.

Dopo i 30: La Divina Commedia di Dante Alighieri; The Cloud of Unknowing di Anonimo; Tutto Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle; I Vangeli gnostici di Elaine Pagels.Crede che il ritorno del fanatismo nazista e il rischio di un controllo genetico, come scrive nel libro, possaessere una reale eventualità?
La gente può decidere di chiudere gli occhi, ma il fanatismo nazista non è mai scomparso. Anni fa, quando ero adolescente e scrivevo sul giornale del mio liceo, ho intervistato il capo dell’American Nazi Party (come si chiamava al tempo) in quanto parte di un certo estremismo politico nella cultura americana. Anche adesso, dopo tutti questi anni, posso ancora ricordare vividamente come mi sentivo terrorizzata alla presenza di quell’uomo che aveva sposato l'hitlerismo esoterico come una 'religione'. In Europa, allo stesso modo, questa macchia scura non è mai stata completamente eliminata, e negli ultimi tempi sembra che il fenomeno sia diventato particolarmente preoccupante. Ho il sospetto che la crisi economica globale abbia acuito il fanatismo. Proprio come è successo nei primi anni 30.
Il Tempo è un protagonista importante del suo racconto. Cosa la affascina nella possibilità di cambiare il corso della storia?
Senza dubbio, “il tempo” è un argomento affascinante e non facile da affrontare. Albert Einstein ha scritto che 'la distinzione tra passato, presente e futuro è solo un'illusione, però persistente'. Anche se noi percepiamo il tempo come assoluto e pensiamo si muova in modo lineare, la maggior parte dei fisici concorda sul fatto che un viaggio nel tempo sia possibile, se presente un giusto insieme di particolari circostanze. Pertanto, per me era importante fondare la trama del romanzo su basi fisiche teoriche, con particolare attenzione alla teoria di Einstein della relatività. Con questa come punto di partenza, ho iniziato a esplorare l'idea di quello che sarebbe potuto accadere se un evento cardine nella storia delmondo, cioè la vittoria degli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale, non fosse mai avvenuto, aprendo a un esito completamente diverso della guerra. Dando per certa questa possibilità, allora 'il passato è il prologo' assume una dimensione catastrofica.
Il libro inizia con una finta missione militare per recuperare armi di distruzione di massa. Ci sono collegamenti con la recente attualità?
Eventi recenti, come l'incursionedella squadra SEAL nel rifugio di Osama bin Laden hanno messo il mondo a conoscenza del fatto che la storia può essere cambiata in modo palese o occulta. Credo che nell'ultimo decennio, si è registrato un marcato aumento di operazioni segrete intraprese dalle nazioni occidentali del mondo, nel tentativo di prevenire un altro 11 settembre. Dire che vi sia trasparenza su ciò che accade nel mondo solo perché c’è internet e la sua l'immediatezza è parzialmente vero, c'è anche una nuova forza oscura in gioco, ed è questaoscurità che avevo in mente quando ho scritto il mio ultimo libro.
La Newton Compton intervista Chloe Palov autrice di La Città Perduta dei TemplariLa Città Perduta dei Templaridi C. M. PalovNewton ComptonPagine 432Prezzo € 9,90
Trama: Dopo aver ritrovato il leggendario medaglione Montségur in un’antica cappella siriana, il sergente Finn McGuire resta coinvolto in una serie di omicidi. Le vittime sono i suoi commilitoni e i mandanti appartengono a un gruppo di discendenti delle SS, conosciuti come i Sette, intenzionati a raggiungere a ogni costo l’obiettivo: recuperare il prezioso reperto, indispensabile per realizzare il folle piano di resuscitare il Terzo Reich. McGuire è disposto a tutto pur di vendicare i suoi amici, anche a coinvolgere nella rischiosa missione la sua collega al Pentagono Kate Bauer. Cædmon Aisquith è un ex membro del MI5, i servizi segreti inglesi, ma è anche un profondo conoscitore dei Cavalieri Templari e del Graal. Sa con certezza che i Sette mirano a impossessarsi del medaglione. Per questo, quando Finn si rivolge a lui su consiglio di Kate, Cædmon non esita a lanciarsi in una pericolosa avventura che porterà i tre dal Louvre fino alla cittadella fortificata di Montségur, ultima roccaforte dei Catari nel cuore dei Pirenei. La posta in gioco è alta. In caso di fallimento, le sorti dell’intera umanità sono a rischio…
La Critica
«Antichi misteri, azione frenetica, suspense mozzafiato: un vero gioiello.»
James Rollins, autore di La chiave dell’Apocalisse
«Una trama dal ritmo incalzante, un intreccio che si snoda a folle velocità per arrivare a un finale esplosivo. Vibra di tensione dalla prima all’ultima pagina.»
Steve Berry, autore di Il terzo segreto
«Combinando I predatori dell’arca perduta e Il codice da Vinci, questo romanzo possiede tutta l’azione di un grande thriller e penetra nei misteri di una delle più discusse reliquie di ogni tempo. L’azione comincia sin dall’inizio e non si estingue fino al drammatico finale.»
Suspense Magazine
«Azione serrata e una trama intelligente per questo appassionante esordio. Palov rende intrigante e accessibile a chiunque anche il più arcano sapere biblico, anche la storia e la mitologia. I fan di Dan Brown e Steve Berry ne saranno affascinati.»
Publishers Weekly
«Un’iniezione di adrenalina. Seguire gli affascinanti personaggi per trovare un antico tesoro risveglia lo spirito d’avventura che è in ognuno di noi.»
RT Book Reviews

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