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La noce è il frutto della Juglans regia, una pianta di origine asiatica, appartenente alla famiglia delle Rosacee.
Nell’antica Grecia l’albero del noce era legato al mito di Caria, una ninfa amata da Dioniso e da questi trasformata in albero, appunto quello della noce, per salvarla dalla morte. Mentre i romani snobbavano la noce come frutto, Paracelso ne fece un medicina in grado di curare malattie psichiche ed addirittura il colera.
Oggi noi sappiamo che le noci vantano proprietà uniche e che il loro apporto vitaminico e di sali minerali è molto elevato. La noce è considerato dai dietologi un frutto secco dalle potentissime proprietà anti-invecchiamento per il suo elevatissimo contenuto di Omega3. Mangiare dalle 5 alle 10 noci al giorno comporterà il pieno di Omega3 senza rischiare la sempre più frequente contaminazione da mercurio presente sopratutto nel pesce pescato in mari aperti. Un cervello nutrito con omega3 difficilmente si ammalerà di malattie che lo interessano nell’età avanzata
La noce, molto presente nella dieta vegetariana, non dovrebbe mai mancare nella dieta degli adolescenti, degli anziani e dei convalescenti. La giusta quantità può integrare il pasto principale. In dosi limitate, in quanto molto calorica, la noce è un alimento adatto a tutti: un paio di gherigli a colazione o nelle insalate a pranzo, protegge la circolazione e lubrifica anche la mucosa del colon.
La noce è anche ricca di minerali come zinco, rame, magnesio e selenio. In percentuali più basse si trovano anche potassio, fosforo, zolfo, ferro, calcio, vit. A, B, C e PP. Contengono inoltre moltissime vitamine e proteine quest’ultime ad altissimo valore biologico, basti pensare che le sue proteine superano quelle dell’ uovo.
Di questo prezioso frutto, in ambito cosmetico, viene utilizzato l’olio estratto dal loro mallo per la preparazione di
In ultimo la noce è spesso presente in cucina, per realizzare piatti semplici e veloci o per le preparazioni di dolci e del noto liquore: il nocino.