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La "nostra" crisi è soprattutto la crisi degli immigrati: lo dice un'indagine OCSE

Creato il 17 febbraio 2012 da Marianna06

Nel contesto della crisi economica generalizzata i lavoratori immigrati, in Italia e in Europa, sono i primi ad essere colpiti dal deterioramento del mercato del lavoro: vengono licenziati con più facilità e sono coloro che stentano di più ad essere assunti.

Il dato è emerso  già da  qualche tempo in un rapporto pubblicato, alcuni mesi fa, dall'OCSE ossia dall'Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza Economica, che riunisce 30 Paesi ad economia  avanzata.

Lo studio, intitolato "Prospettive delle migrazioni transnazionali", rivela che dall'inizio della crisi  economico-finanziaria ,che ha investito l'Europa,il tasso di disoccupazione tra i lavoratori immigrati è raddoppiato in Spagna,Irlanda, e Regno Unito.

Ad esempio , in Spagna, già nel  primo trimestre 2009 (e siamo alle prime massicce avvisaglie della crisi) il tasso di disoccupazione tra i lavoratori spagnoli era del 15,2% mentre tra gli immigrati era  addirittura del 27,1%.

In assenza di dati più recenti è facile immaginare, comunque, quale possa essere la situazione al momento attuale un po' in tutta Europa.Italia inclusa.

Il Rapporto OCSE segnala inoltre con grande evidenza che, per la prima volta a partire dagli anni '80, la crisi economica provocherà  sicuramente un calo di lavoratori immigrati nei Paesi dell'OCSE.

La riduzione dei numeri secondo l'OCSE è dovuta all'effetto combinato tanto della crisi economica quanto dell'inasprimento delle politiche verso l'immigrazione.

In margine a questi dati, che comunque necessitano di aggiornamento, è opportuno invece segnalare l'uscita in Italia, nelle nostre librerie, di una pubblicazione fondamentale a cura del Centro Diritti Umani dell'Università di Padova, che fa capo da sempre al professore Antonio Papisca, titolare della cattedra UNESCO in diritti umani, democrazie, pace. E naturalmente ai suoi  più stretti collaboratori.

Si tratta di un'informazione seria che, secondo gli estensori dovrebbe avere lo scopo di far fare anche al nostro Paese grossi passi in avanti sulla strada della civiltà del diritto in merito a ciò che chiamiamo rispetto della dignità umana.

Volendo, accanto alla lettura della ricerca, è possibile, per ulteriori approfondimenti, consultare il sito : www.annuarioitalianodirittiumani.it

Il testo ha per titolo: "Annuario italiano dei diritti umani" ed è edito dalla casa editrice Marsilio. 

Informarsi e conoscere significa "caduta libera" di tanti pregiudizi.

Anche e sopratutto nei confronti di chi viene da lontano, tra mille disagi, a cercare lavoro nel nostro Paese. 

E, fosse anche solo per questo, che egli merita tutto il nostro rispetto.

 

    A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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